Ciambella di salvataggio lanciata dal regionale DS alla quercia portoferraiese

Un adagio locale recita "Chi non ha capo abbia gambe" e le dirigenze diessine regionale e federale che non hanno "avuto capo", permettendo una conduzione a dire poco scervellata delle trattative per la composizione della lista del centrosinistra portoferraiese da parte dei loro emuli locali, ora debbono avere gambe per trottare e cercare di recuperare il treno del centrosinistra che è già partito, con solo una parte dei DS a bordo. E l'estrema volata alla rincorsa del vagone perduto ha prodotto l'ennesima proposta di mediazione "continentale" che dovrebbe così sostanziarsi: I DS si imbarcherebbero nella lista PORTOFERRAIO DOMANI ed al candidato Scelza sarebbe consentito di entrare in lista ma non in Giunta, l'esecutivo verrebbe deciso dal sindaco prima delle elezioni, l'onore ferito del candidato scartato e dell'ala diessina che lo sostiene verrebbe compensato con l'offerta a Scelza di una carica istituzionale diversa, il medesimo verrebbe infatti candidato anche al consiglio provinciale, eletto in un collegio "sicuro" del continente e successivamente avviato alla Presidenza del Consiglio Provinciale Livornese (fatto che comporterebbe le sue dimissioni da consigliere comunale). Una proposta che nasce dal DS regionale ma che non è detto a livello locale debba essere accettata, perchè se è vero che salverebbe gli scelziani dai rischi di essere additati come le cause di una eventuale vittoria della destra li costringerebbe a: - entrare in una compagine dove molto si è già deciso in loro assenza (titolo, simbolo e programma della lista oltrechè la composizione dell'esecutivo e quasi per intero la formazione della lista); - accettare la presenza al tavolo e nelle commissioni di lavoro degli altri DS, quelli del correntone che gli scelziani avevano completamente emarginato dalle trattative e dagli incontri e che invece si sono rivelati un punto di forza nella creazione di PORTOFERRAIO DOMANI; - rivedere e smentire gli sprezzanti giudizi di Scelza sul Candidato Sindaco, sulle forze della coalizione, su quel "centinaio di amici al bar" che sono al lavoro anche in queste ore per allineare PORTOFERRAIO DOMANI ai nastri di partenza dove sarà l'8 Maggio con o senza la i diessini scelziani. - rimangiarsi l'ultimo comunicato del "direttivo" (ma ci dicono essere stato un direttivo "telefonico") spedito contro la trattativa livornese come un siluro con altri insulti al resto del centrosinistra e trucibaldi annunci di lista autonoma. Un prezzo alto anche se affrancante almeno in parte dalla disfatta politica a cui i DS portoferraiesi andrebbero incontro presentandosi da soli (e senza neppure l'intero partito). Ma paradossalmente potrebbe pure non bastare perchè la riapertura ai ritardatari dovrà trovare concordi tutte le componenti di PORTOFERRAIO DOMANI. E per quanto sia politicamente importante la ricomposizione del quadro di un centrosinistra organico, Roberto Peria non può permettersi il lusso di perdere nessuna delle componenti (diremmo quasi nessuna delle persone) che hanno fatto quadrato intorno a lui e ad un'idea di rinnovamento della politica. Nella serata di mercoledì si sono svolte due riunioni: un direttivo che i DS hanno convocato d'urgenza (dopo aver indetto per sabato a sei mesi di distanza dall'ultima, un'assemblea di sezione) ed una riunione della "commissione lista" di PORTOFERRAIO DOMANI. Non sappiamo quali nuovi elementi saranno maturati mentre scriviamo questa cronaca, ma siamo certi che i margini di manovra per i DS sono ridottissimi. Qualcuno ha definito scherzosamente il gruppo fratinian-scelziano che un pratica ha dettato legge sotto la quercia portoferraiese per quasi un trentennio, come "La Giudola" ricordando un ordine goliardico isolano che aveva per emblema la Donzella (Dominicella), un pescetto di scoglio chiamato all'isola appunto Giudola o Cazzo di Re. Ci pare di vederla boccheggiare la Giudola, ultimamente.

Giudola pesce sub

scelza franco

fratini giovanni