Torna indietro

La SNS acquista un defibrillatore semiautomatico

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : giovedì, 06 maggio 2004

Oggi purtroppo l’arresto miocardio (arresto cardiaco) è ancora la più frequente causa di decesso. Ogni anno infatti 1 su 1000 abitanti viene colpito da arresto cardiaco. In Italia è causa di morte di circa 50.000 persone ogni anno, e si calcola che almeno il 25% di queste (circa 10.000 vite umane) potrebbero essere salvate se venissero soccorsi in tempo. Grazie alla Legge approvata a marzo del 2001, oggi anche il personale laico addestrato potrà intervenire efficacemente in caso di una emergenza che vede coinvolta una persona in arresto cardiaco. In questo ambito la sezione elbana della Società Nazionale di Salvamento, che già da due anni promuove tra i propri bagnini i corsi per l’uso dell’ AED, si è appena dotata di questo importante apparecchio per la rianimazione mettendolo a completa disposizione del 118. “Abbiamo scelto il defibrillatore della Welch Alley , modello AED10, per le sue ottime caratteristiche tecniche, che lo pongono tra i migliori prodotti della sua serie sul mercato” commenta soddisfatto Stefano Mazzei, responsabile della SNS dell’Isola d’Elba, “affrontando per noi, essendo una Onlus, una spesa non indifferente, che sfiora i 2.500 euro, ma che abbiamo fortemente voluto e finanziato interamente con i nostri corsi di Bagnino e Istruttore di Nuoto, per un apparecchio che è l’unica terapia efficace in caso di arresto cardiaco improvviso. Lo shock elettrico fornito da un defibrillatore, può infatti riportare la fibrillazione ventricolare ad un ritmo normale, mentre la rianimazione cardiopolmonare (RCP), può solo mantenere il passaggio dell’ossigeno al cervello in attesa dell’arrivo del servizio medico d’emergenza 118. Il fattore tempo è quindi importantissimo, dal momento dell’arresto cardiaco ogni minuto che passa, la percentuale di sopravvivenza della vittima scende del 7-10%. Per questo motivo è di assoluta importanza” continua Mazzei “che i defibrillatori siano adottati dalle forze dell’ordine: polizia, carabinieri, vigili del fuoco, vigili urbani, guardia costiera ecc. e che siano presenti con personale addestrato al primo soccorso nei luoghi più frequentati: sagre, feste, cinema, strutture alberghiere, stabilimenti balneari, traghetti. La nostra associazione” conclude Stefano Mazzei, “in accordo con la dottoressa Daniela Laudano, responsabile del 118 per l’Elba, alla quale per Legge è affidato il coordinamento degli apparecchi defibrillatori presenti sul territorio, intende realizzare il progetto “Salvacuore”,. Un’operazione importante in fase di definizione, i cui dettagli saranno resi noti successivamente, resa possibile anche grazie al prezioso contributo tecnico fornito dal Centro Forniture Sanitarie di Livorno. La nostra associazione oltre a mettere a disposizione gratuitamente, sia la professionalità degli stessi volontari, che il defibrillatore appena acquisito, coinvolgerà tutto il nostro staff docente nella formazione del personale e nella promozione per l’adozione di queste importanti apparecchiature, come già è accaduto con successo in altre località italiane.


defibrillatore

defibrillatore