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La nuova bandiera Irakena

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : venerdì, 30 aprile 2004

Quella che vedete qui accanto è la nuova bandiera dell’Iraq, E’ una bandiera imposta dagli americani (con un concorso internazionale vinto, guarda caso, dal fratello di un ministro del Governo Provvisorio installato dagli americani) e prontamente adottata dal governo fantoccio irakeno. Gli irakeni non l’hanno presa bene: in queste ore gli stanno bruciando le nuove bandiere in tutte le piazze di Bagdad e delle altre città e villaggi dello stato arabo. Un ulteriore esempio di colonialismo stupido, di totale ignoranza sulla storia dell’Iraq e del mondo arabo. Gli americani credevano che la vecchia bandiera fosse il simbolo del regime di Saddam Hussein (un po’ come la croce uncinata per la Germania Nazista), ma quel vessillo deriva direttamente dalla bandiera di Nasser ed è il simbolo del nazionalismo panarabo, della Repubblica irakena del 1958 e del 1963, ben prima del regime Baathista che si impadronì del potere nel 1979. Bandiere praticamente identiche, o con gli stessi colori (verde, bianco, nero e rosso), le hanno: Egitto, Emirati Arabi Uniti, Giordania, Kuwait, Repubblica Sahauri, Siria, Sudan, Yemen e Autorità Nazionale Palestinese. Sono i colori della rivolta araba del 1918 e rappresentano le qualità dei seguaci dell’islam: rosso per il coraggio ed il sangue versato, bianco per la generosità e per la pace, nero per il trionfo dell’Islam e per il martirio contro il colonialismo, verde per la religione. Le tre stelle verdi della vecchia bandiera pre-invasione rappresentavano la volontà di restaurare l’unione panaraba tra Siria, Egitto ed Iraq, solo durante la guerra del Golfo del 1991 (Saddam voleva tenersi buoni sciiti e sunniti) venne aggiunta la scritta in arabo “Allahu Akbar” (Dio è Grande). Quindi la bandiera irakena non era la bandiera del regime dittatoriale e sanguinario di Saddam Hussein, ma un vero e proprio riassunto di storia, nazionalismo e religione di uno stato arabo che aveva già migliaia di anni di storia quando i coloni americani fecero la loro rivoluzione contro gli inglesi. La nuova bandiera è un vero e proprio insulto agli irakeni, una provocazione soprattutto a sciiti e sunniti: le due bande celesti dovrebbero essere il Tigri e l’Eufrate, la striscia gialla rappresenta i Kurdi (solo il 20% della popolazione iraqena), ma l’offesa più sanguinosa è la mezzaluna (e le strisce) celeste che ricorda i colori del nemico mortale e storico dei paesi arabi: Israele. La mezzaluna celeste è quasi una bestemmia: questo simbolo appare in molte bandiere di stati islamici, ma è sempre bianca (Arzebaigian, Comore, Maldive , Pakistan, Singapore, Turchia, Turkmenistan, Uzbekistan), gialla (Mauritania, Malaysia) rossa (Algeria, Brunei, Cipro Nord, Repubblica Sahauri e Tunisia). Infatti il celeste è bandito perché ricorda Israele e l’invasione della Palestina. Gli americani si stanno comportando da veri colonialisti, imponendo ad un popolo che ha radici nelle più antiche civiltà della terra, che conosce i simboli e che di simboli vive, una bandiera con i colori dei suoi nemici storici e che nulla ha a che vedere con l’Iraq. Una pura operazione di (discutibile e bruttina) grafica e di marketing politico forse efficace a Las Vegas, ma completamente priva di senso a Bagdad, Bassora, Falluja e Nassiriya. Quando si vogliono cancellare i simboli, le radici, il sangue, la storia e l’indipendenza di un popolo di solito non si finisce bene.


Iraq nuova bandiera

Iraq nuova bandiera

iraq vecchia bandiera

iraq vecchia bandiera