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In memoria di Pietro Gori

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : giovedì, 29 aprile 2004

Da alcuni anni ormai si è creata spontaneamente una piccola ma significativa tradizione di ricordo del grande anarchico così profondamente legato all’Elba e così affezionato promotore delle celebrazioni del Primo Maggio come grande festa dei lavoratori. Anche quest’anno il I° maggio, alle ore 10.30, un gruppo di cultori della memoria di Pietro Gori ricorderà il suo grande contributo alla individuazione del Primo Maggio come appassionata festa del popolo lavoratore, con la deposizione di un mazzo di fiori di fronte alla lapide dedicata a Pietro Gori sulla facciata dell’Ufficio Postale Centrale, nella piazza intitolata al grande elbano. Crediamo sarebbe importante che quel piccolo gesto per un grande uomo avesse qualche spettatore in più del solito. E' vero in questo Primo Maggio un'altra sarà la lapide goriana dell'ìsola che riceverà attenzione maggiore, quella amorevolmente resuscitata a Rio Elba, per cancellare con l'affetto civico l'odio stupido del fascismo che si accaniva contro i simboli di una cultura diversa. Ma non sarebbe male se i politici di oggi infoltissero quel gruppo di "cultori" fermandosi un poco riflettere brevemente sotto la lapide che guarda il comune, la casa della democrazia portoferraiese, e magare a cantare mentalmente "date fiori ai ribelli caduti - con lo sguardo rivolto all'aurora - al gagliardo che lotta e lavora - al veggente poeta che muor" Sarebbe un modo per riaffermare orgogliosamente una continuità dell'impegno politico onesto e solidale nella diversità dei tempi dei contesti storici e dei metodi di lotta. Perchè Gorì è stato ed è un caposaldo della cultura progressista di questa isola, un tramite tra quello che un giorno era uno scoglio di minatori e fonditori e l'universo mondo.


Pietro Gori

Pietro Gori