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A Sciambere: Ghetti e Gretti

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : martedì, 07 gennaio 2003

Ma sì, è ingiusto parlare sempre in quest’angolo di Giovanni Antentennante Ageno, e che diamine! Diamo anche a Cesare quello che è di Cesare o meglio per restare in campo imperiale diamo a Giuliano quello che è di Giuliano l’Apostata (no consigliere non “la prostata”, quella è altra cosa) che recentemente si messo a telesternare anche lui. E sentite di quale mirabile report della esibizione del Valoroso Vicesigaro, davanti alle telecamere locali è stata capace una nostra impagabile delatrice: Ditemi che sono pettegola, ma avete sentito sabato sera l'intervista del Fuochi a Tele Elba? A parte gli: "anno positivo", "la giunta ha operato bene", che "l'anno è stato rissoso da parte della minoranza che politicizza le cose più banali in modo esagerato", ci sono state due cose veramente clamorose. La prima è che alla risposta al conduttore che chiedeva del perché della protesta dei comuni cittadini, che si erano anche lamentati del mancato contatto tra amministratori e amministrati, ha risposto che a lui non risultava, che era sempre disponibile a parlare con tutti. E poi ha detto "o si va fuori a fare bella figura, a fare propaganda elettoralistica o si sta lì, al pezzo e si controlla" che il lavoro da fare vada in porto. Qual'è la morale? I lavori non vanno in porto perché non hanno il tempo di occuparsene dato che devono andare fuori a fare bella figura? La seconda, dopo aver affermato che in realtà hanno fatto "un grosso lavoro che non APPARISCE", aver elencato un numero impressionante di lavori previsti e praticamente già eseguiti (a parole) per il 2003, ha tracciato un bilancio del lavoro fatto nel 2002: 1- l'acquisto della Gattaia (che non c'era riuscito nessuno) 2- chiusura dei due ghetti di Portoferraio; Falconetta e Canile 3- riqualificazione del centro storico. Lista chiusa. Un lavoro impressionante. Orbene potremmo anche chiudere qui il pezzo, visto che l’acuta osservatrice ci ha servito un arrosto in bella vista, già con la mela in bocca il prezzemolo sulle orecchie ed un’antennina (pardon una carota) collocata in altro sito, non sappiamo se con il permesso o meno della Venerabile Soprintendenza; ma qualche considerazione aggiuntiva ci scappa proprio. In effetti l’elenco delle “opere del regime” è sconfortante, non solo per la sua esiguità ma anche per il parallelo Falconetta – Canile circa la chiusura dei “Ghetti” Intanto sarà pure fuori di dubbio che la Falconetta era un ghetto, che la soluzione (purchè temporanea) degli Orti è preferibile (sempre che alla lunga non diventi un altro ghetto) ma, ragionando del Canile, una delle pagine più vergognose scritte dalle amministrazioni elbane in generale, da quella portoferraiese in particolare e dal Sig. Vicesigaro in particolarissimo, più che di ghetti si dovrebbe ragionare di gretti. Perché siamo alla vanteria di aver spezzato le reni al canile, siamo al gloriarsi di aver privato la cittadinanza di un servizio, siamo alla ostentazione di una finta potenza, siamo all’appuntarsi l’insensibilità al petto come una medaglia, siamo alla meschinità di chi non riuscendo ad essere autorevole si contenta di essere autoritario, siamo ai ragionamenti gretti. E siamo pure ai ragionamenti politicamente miopi, perché anche in politica vale il principio fisico: ad ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria. Ed anche quest'ultima offesa, quest'ultima gratuita volgarità, non si capisce se dettata più dall'animo trucibaldo o dalla imperizia espressiva di chi "apparisce" a bischero sciolto davanti alle telecamere, ancorchè locali, finirà per avere una ricaduta negativa. Questi atteggiamenti rinchiudono sempre più nel fortino una giunta assediata, impopolare per sua scelta. Una giunta che nel giro di una settimana si rimangia il poco "cacio vinciuto" con l'apertura di Ageno all'opposizione ed alla cittadinanza contestante sulle antenne, con questa performance del Vice a mezza strada tra lo spot autopromozionale ed il diktat. Oppure Giuliano è davvero l'apostata (apostasia = abbandono del proprio schieramento) e quelli a cui abbiamo assistito erano soltanto i primi comizi elettorali per la corsa a sindaco prossimo venturo della cassa delle libertà. Suggeriamo agli amici del centrodestra di cambiare comunque cavallo, contro il nostro interesse perchè noi non voteremo per loro, ma vorremmo avere a che fare comunque in futuro con entità credibili, con Sindaci che non ci facciano citare nostro padre: "Se questo è il Primo Cittadino, feguramoci cosa avrà da esse l'utimo!".