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Controcopertina: CONI-aree minerarie: voto unanime del Consiglio di Rio Marina

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : sabato, 24 aprile 2004

“Un auspicio unanime: “Che le aree ex minerarie, dopo anni di’immobilismo, possano divenire finalmente elemento utile allo sviluppo economico di Rio Marina”. E diverse richieste indirizzate al Ministero dell’Economia: sul “Villaggio Paese”, sul ritorno finanziario a vantaggio del Comune negli altri eventuali casi di valorizzazione, sui servizi di manutenzione e guardianìa, sulle aree di pregio mineralogico e sul trasferimento al Comune delle aree ormai acquisiste all’uso pubblico. Sono stati formulati dal Consiglio Comunale di Rio Marina, che nella seduta di oggi ha approvato con voto unanime un documento avente per oggetto la vicenda del passaggio alla CONI Sevizi S.P.A. di parte dei beni compresi nelle aree ex minerarie. Auspicio unanime, dunque, è che le aree appartenenti all’ex Demanio Minerario siano finalmente restituite alla fruibilità dei cittadini, e che “nei limiti della pianificazione urbanistica, prerogativa delle amministrazioni comunali, possano divenire finalmente elemento utile allo sviluppo”. Le richieste hanno per oggetto questioni diverse: in primo luogo la valorizzazione e la salvaguardia delle aree d’interesse mineralogico, a cura del Parco Minerario, con finalità culturali, scientifiche e turistiche. In secondo luogo il rispetto degli impegni assunti dal Ministero con la sottoscrizione dell’intesa sul “Villaggio Paese”, e l’applicazione, per tutte le altre aree eventualmente destinate a valorizzazione, degli strumenti previsti dalla Legge 410, che stabilisce, a vantaggio degli enti locali, un ritorno finanziario legato agli utili ricavati dalle vendite dei beni realizzati. Altra richiesta ha per oggetto il mantenimento degli impegni finanziari legati allo svolgimento dei servizi di manutenzione e guardianìa delle aree (servizi che sono stati attribuiti al Parco Nazionale dell’Arcipelago, e da questo a sua volta trasferiti ai comuni). L’ultima richiesta scaturita dalla discussione consiliare riguarda il trasferimento gratuito al Comune di quelle aree (come “gli Spiazzi” e i giardini), che sono ormai acquisiti all’uso pubblico. Nel documento si premette un riconoscimento del valore storico e scientifico di parte delle aree del Compendio, e un giudizio di riprovazione per “l’abbandono in cui le aree ex-minerarie hanno versato per molto tempo dopo la chiusura delle attività estrattiva”, ritenendo che quest’abbandono “abbia provocato un grave degrado ambientale che ha ostacolato lo sviluppo economico di Rio Marina”.


miniere cala seregola rio marina

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