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La “questione amianto” per i sindacati dei marittimi

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : mercoledì, 21 aprile 2004

Comunicato unitario sulla Nella giornata di mercoledì 7 aprile u.s. si è tenuta una riunione congiunta fra le oo. ss. Di categoria FILT/CGIL, FIT/CISL, UILTRASPORTI e i rispettivi enti di patronato INCA/CGIL, INAS/CISL e ITAL/UIL allo scopo di fare il punto della situazione sullo stato della “questione amianto” alla luce anche di quanto previsto recentemente dalla legge 350/03 (finanziaria 2004) e dalla legge 326/2003. Si è ravvisata innanzitutto l’indispensabile esigenza di dare unitariamente una informativa aggiornata sulle principali modifiche che, con effetto dal 1° ottobre 2003, sono state apportate alla vecchia disciplina sull’amianto oltre che sulla opportunità di avviare le procedure per conseguire il diritto alla prestazione: I benefici previsti in materia di amianto saranno riconosciuti ai lavoratori che per un periodo non inferiore a dieci anni sono stati esposti all’amianto in concentrazione media annua non inferiore a 100 fibre/litro come valore medio su otto ore al giorno. Il nuovo coefficiente moltiplicatore del periodo di esposizione all’amianto diventa 1,25 e viene applicato solo ai fini della determinazione dell’importo delle prestazioni pensionistiche e non della maturazione del diritto alla pensione. I lavoratori che intendono ottenere il riconoscimento dei benefici previsti devono presentare domanda, corredata da apposita documentazione, all’INAIL di residenza secondo le modalità previste da un apposito decreto attuativo interministeriale da emanarsi da parte dei ministeri del lavoro e delle finanze. Dal momento della pubblicazione del suddetto decreto attuativo i lavoratori interessati avranno 180 giorni a disposizione per la presentazione delle domande. Va precisato quindi che il decreto in argomento non è stato ancora emanato per cui, alla data odierna, non esiste la necessità e l’urgenza di presentare le domande in riferimento alla nuova normativa. E’ evidente che, in questa situazione di incertezza ed in attesa della promulgazione del citato decreto interministeriale, da parte sondacale vanno assunte, ancora una volta, immediate e opportune iniziative al fine di addivenire alla definizione di una problematica che da anni si trascina tra rinvii e modifiche, creando aspettative fra i lavoratori. A tale fine le segreterie nazionali FILT/CGIL, FIT/CISL, UILTRASPORTI congiuntamente ai patronati INCA/CGIL, INAS/CISL e ITAL/UIL manterranno operante il tavolo di “approfondimento amianto” sulle problematiche specifiche del settore marittimo, al fine di confrontarsi successivamente con i ministeri interessati in un incontro che verrà sollecitato con urgenza.


Fibre amianto

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