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Finalmente anche a Capoliveri si discute di amministrazione e di politica.

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : mercoledì, 21 aprile 2004

Malgrado si sia tuttora privi delle bacheche, fatta unica eccezione per quella di Alleanza Nazionale guarda caso il partito del sindaco uscente, i soli 55 giorni che ci separano dalle elezioni amministrative fanno sì che molte parole e molti ragionamenti coinvolgano tanti cittadini capoliveresi che si sentono infine chiamati a dire la loro. Unico rammarico: sarebbe stato meglio vedere altrettanta vivacità anche in questi ultimi 5 anni, ma si sa, le elezioni sono un momento particolare! In questi anni, con i consiglieri del gruppo di minoranza e altri cittadini capoliveresi che si riconoscevano nel centro-sinistra, sono state portate avanti azioni di controllo e di critica costruttiva nei riguardi di un’amministrazione che si definiva civica, ma che aveva al suo interno tre tesserati di A.N. e che si dimostrava, nei comportamenti e nelle azioni di una buona parte dei suoi membri, decisamente arrogante, presuntuosa e per niente disponibile a valutare le numerose proposte e suggerimenti avanzati in più occasioni. Pur non aderendo specificamente ad un partito, molte di queste persone si sono impegnate, e intendono continuare a farlo, per attuare un progetto chiaro e definito di governo, all’interno di una visione politica, come si è detto, di centro sinistra. Ma la realizzazione di questo progetto deve avvenire per gradi. A Capoliveri la sinistra non ha i numeri per proporre da sola un suo progetto di governo. Se si vuole interrompere l’egemonia gestionale, ultimamente pericolosamente disastrosa, di questi ultimi lunghi anni ed avere la possibilità di dare un nuovo, pulito e condiviso impulso allo sviluppo economico di Capoliveri, si devono concertare obiettivi intermedi di programma convergenti alle indicazioni di quei soggetti che si manifestano disponibili al confronto e ad un’azione amministrativa comune sul territorio. Le appartenenze politiche sono e rimangono riconoscibili, soprattutto per i singoli componenti delle alleanze, ma, proprio perché siamo in un sistema maggioritario, alla base di tutto stanno le coalizioni con la loro capacità di aggregazione sui programmi e la loro forza numerica. In questa ottica gli obiettivi possono essere globali, consolidati, duraturi nel tempo e rappresentativi di una chiara visione politica comune oppure, specialmente se si parla di elezioni amministrative, possono dover essere a medio termine, di programma, con l’intendimento di realizzare soprattutto le finalità ritenute prioritarie. Da lì vengono le decisioni di aderire ad una lista “civica”: dalla necessità, non dal desiderio, di ridurre le proprie aspirazioni, di limitare i propri sogni per conquistare la certezza di poter incidere, anche se meno di quanto si vorrebbe, sulla realtà e sul futuro del proprio paese. Ci si può così ritrovare compagni momentanei di viaggio, passeggeri di un autobus che non percorre la strada principale ma che, attraverso un cammino a volte forse anche difficoltoso, dichiara di voler arrivare alla stessa meta di sempre. Ognuno consapevole del proprio ruolo e della necessità di coordinarlo con quello degli altri, ognuno rappresentante sia del singolo che della comunità intera, ognuno con la sua capacità di ascoltare, mediare e realizzare. Siamo un paese fortunato, per le bellezze naturali che abbiamo, per la vivacità imprenditoriale che ci ha sempre caratterizzato, per le prospettive che ci si possono aprire davanti: sta a noi riuscire a ridare nuova fiducia ad un’economia turistica che dimostra qualche paura, sta a noi pretendere di essere cittadini con pienezza di diritti riconosciuti, sta a noi sentirci solidali in questa prova.


capoliveri aerea

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