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Occhielli e tricicli

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : mercoledì, 21 aprile 2004

Caro Direttore, continui a presentare (anche ultimamente quando hai fatto l'occhiello al mio articolo), suppongo per pur legittime ragioni di avversità politica, come modello "triciclo" (presentandola come alleanza blindata a tre) un'alleanza che, al contrario, si basa sulle forze dell'Ulivo che hanno dato vita alla lista Prodi, ma aperte alle restanti forze che si richiamano al centrosinistra. La lista Prodi si è costituita con Margherita, DS, SDI e i neorepubblicani; non vi fanno parte Comunisti Italiani, Verdi, Italia dei Valori e Rifondazione comunista ed il Correntone Ds vi aderisce, ma con dei se e dei ma (vedendo come fumo negli occhi la prospettiva che questa lista dell'Ulivo si trasformi in una nuova forza riformista). Per cui per quanto succede a Portoferraio l'ipotesi di alleanza è questa e mi sembra che non vi siano differenti visioni di linea politica nel gruppo dirigente dei ds, di federazione ed elbano; diversa visione c'è con il correntone Ds che avversando un'alleanza fondata sull'Ulivo riformista, anche se aperta agli altri, lavora per ostacolare l'affermarsi all'Elba di questo nuovo processo politico. Se ho ben capito il Correntone Ds ripropone un'alleanza di centrosinistra di tipo elettoralistico e con una prevalenza di posizioni radical/movimentiste, con tutti dentro, in egual misura, da rifondazione, ai verdi, ai comunisti italiani, all'italia dei valori, ai movimenti, priva di un baricentro politico forte e stabile di governo riformista, che assomiglia invece ad una torre di babele. Provate ad immaginare una coalizione così fatta che dovrà non solo stilare la lista con criteri di selezione, oltretutto, che discriminano posizioni riformiste e inventandosi querelle inesistenti di tipo morale, stilare un programma elettorale di governo partendo da visioni diverse e contraddittorie sul punto strategico dello sviluppo e dei rapporti con le forze economiche e sociali della città e che poi una volta elette dovrebbero governare e durare per cinque anni. Allora, realismo per realismo, per dare un immagine chiara e forte di alternativa di governo possibile e credibile è necessario che l'alleanza si fondi su di un nucleo di forze affini, stabili e di garanzia, per visione e sensibilità al governo (l'Ulivo non il triciclo), pur aperta a chiare alleanze programmatiche e politiche con quelle forze e movimenti disponibili nel centrosinistra e che verso i temi dello sviluppo e della qualità della vita, si misurano con visioni e sensibilità parziali e settoriali, ma pur sempre importanti e stimolanti. Questa linea deve essere sostenuta in tutti i comuni dove si vota, proprio per dare unitarietà e omogeneità politica alla funzione di governo all'Elba delle forze dell'Ulivo. E' su questo punto il confronto all'interno dei Ds, tra il correntone e l'area riformista, ma come vedi riguarda la prospettiva politica e più si discute apertamente e democraticamente e meglio è per il futuro dell'Ulivo e del centrosinistra all'Elba. Giuseppe Coluccia Pino è una giornataccia, zeppa di eventi, di quelle che saranno seguite da una notte quasi certamente in bianco, mi scuserai se concentrerò la mia risposta su un aspetto: Ma quale confronto, caro Pino? Il tipo di confronto che la maggioranza diessina portoferraiese ha praticato da mesi e mesi a questa parte è stato il soliloquio (con punte di tutto rispettom di vaniloquio del candidato). I tuoi modelli teorici si scontrano con una portoferraiese realtà cruda, con l'intolleranza sostanziale per il pensiero degli altri che ha pervaso un partito che si è steso come un tappeto sotto le ambizioni di una persona e le necessità di rappresentanza di un molto esclusivo clubbino che perpetra sempre e non rinnova mai. La guida del DS in questi mesi è stata così politicamente ottusa che non solo non ci si è confrontati con l'opposizione interna, ma si è (passamela) stati così tracotantemente inerti che TUTTI gli altri soggetti delle aree del triciclo (salvo riesumazioni), ulivo, centrosinistra allargato, hanno espresso giudizi negativi sulla proposta delle proposte della quercia. Ed a quella proposta (mutuando un passo del documento del correntone) la quercia ci si è impiccata. Ed ora il tempo stringe come un nodo scorsoio, c'è da costruire qualcosa di importante ed alla svelta, chi non sa mediare con gli altri, chi non sa fare politica e pregato di scansarsi. Possiamo anche riprenderlo il tuo discorso Pino, nella seconda metà di giugno però, servirà (lo credo seriamente) per preparare meglio il prossimo turno elettorale, anche se condivido proprio poco della tua visione. Ti saluto svelandoti che l'occhiello al tuo pezzo non lo avevo fatto io.


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