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Basta riempire i vuoti.

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : mercoledì, 21 aprile 2004

Abbiamo provato a cambiare solo qualche nome, e ci siamo accorti che la lettera di Pierluigi Amore funzionava lo stesso. Potevamo cambiare anche i nomi di città (Firenze, Livorno) e qualche altro particolare, e avrebbe funzionato lo stesso. Che vorrà dire? a) Che Amore ha un ‘format’ che riempie con i nomi a seconda delle circostanze, quando c’è da bacchettare qualcuno senza perdere tempo a entrare nel merito delle ragioni (ma impegnato com’è a risolvere la questione irakena, a mettere una pezza al disfacimento planetario della natura, a limitare le morti per fame, a frenare l’alienazione delle megalopoli, a risolvere il problema dell’emigrazione clandestina con i morti annegati e le storie disperate, a comporre faticosamente la pace fra Israele e i Palestinesi, e insomma ad alleviare la depressione che coglie tutti; impegnato com’è, dicevamo, non può perdersi dietro a piccole questioni di democrazia locale). b) Che Amore ha un forte strabismo, che lo obbliga a guardare da una sola parte (il tipico strabismo centralistademocratico). c) Che Amore non aveva nulla di serio da dire e non ha detto nulla, rifugiandosi nel ‘corner’ moralista di chi, dall’alto dei suoi alti pensieri, vede lontano (come i vecchi) e non sa vedere vicino. d) Che Amore suggerisce, per ragioni di giustizia distributiva, di tenersi Scelza & Co. come gli Irakeni si ciucciano le forze della democrazia occidentale, come il pianeta si tiene l’inquinamento, come gli africani si tengono la fame, le megalopoli l’alienazione, gli extracomunitari il rischio di morirsene in mare, i Palestinesi gli Israeliani e gli Israeliani i Palestinesi, perché è giusto e buono che tutti abbiano la loro parte di depressione.


Primula Rossa Fiori Piante

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