Don Sandro Tredici è riuscito almeno parzialmente spuntarla, la Cappella ospedaliera non verrà "sfrattata" dagli attuali locali del piano terra sul lato est dell'edificio di S.Rocco per approdare in una stanza ai piani alti. Un incontro a quattro tra un rappresentante della Curia Vescovile e Don Sandro da una parte e dall'altra il Dott. Vanno Segnini e l'Ing. Massimo Scura ha prodotto una sorta di armistizio: il determinato sacerdote non mobiliterà, come aveva minacciato, i suoi fedeli per impedire con l'occupazione fisica dello spazio i lavori di ristrutturazione dei locali. La cappella al momento resterà come e dove si trova, ma durante il periodo di ristrutturazione dei contigui locali dell'obitorio, a quanto si è saputo, dovrebbe accogliere le salme dei defunti. L'accordo prevederebbe però una seconda fase in cui la Cappella sarebbe effettivamente spostata, ma solo dopo che si sarà ricavato un idoneo e decoroso spazio (probabilmente ai piani inferiori del grande edificio ospedaliero portoferraiese). Solo allora partirebbe la seconda tranche dei lavori relativi alla trasformazione della cappella in uno spazio a servizio della rinnovata "morgue", probabilmente una struttura destinata a rendere più confortevole la permanenza di familiari e visitatori (necessità che in effetti è posta dalla attuale inadeguatezza dei locali). Un buon accordo quindi, che farebbe rientrare un "caso" decisamente clamoroso con la spaccatura tra due istituzioni Curia ed ASL che forse avrebbero fatto meglio a dialogare a priori e non con il pungolo dei lavori (non condivisi e contestati) già in corso.
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