Chiudevamo l'"A Sciambere" di ieri, commentando la riapparizione di Luigi Pieri, e ricordando del tempo in cui fu craxianamente spedito a "normalizzare" (verso il niente) l'assessorato alla cultura del Comune di Portoferraio, con la domanda finale "O cosa devono chiudere?". Non ci sbagliavamo, qualcosa c'era da chiudere (o da tentare di chiudere) per gli interessi intorno ai quali e per i quali in questo aprile è miracolosamente risorto lo SDI portoferraiese: c'era da chiudere la strada alla candidatura di Peria e farla deragliare. Partiamo da fatti incontestabili, ad iniziare dal lavoro improbo condotto dal buon Ettore Galli al tavolo delle trattative pressochè in solitaria. Ettore lavora con gli altri soggetti "minori nei numeri ma non nella dignità" senza che gli storici garofani gli diano un dito. La candidatura Scelza arriva al tavolo del centrosinistra che immediatamente si paralizza, si evidenzia in maniera crescente l'isolamento della dirigenza diessina portoferraiese. Il Candidato dei DS ormai fuori controllo davanti alle telecamere locali, dopo aver offeso la stampa, sbeffeggiato partiti e movimenti della sinistra tira fuori dal cappello (si rivelerà infatti un'altra cappellata) il triciclo DS-Margherita-SDI come soluzione di governo. Casino, tutti gli altri soggetti s'incazzano (ed a giusta ragione) e le perplessità su Scelza in giunta diventano un NO con diverse sfumature, pure gli altre due ruote del triciclo non girano, nella Margherita si fa strada la convinzione che a questo punto il triciclo sarebbe un suicidio politico, lo SDI di Ettore Galli giunge a firmare il documento sorelle-bandiera (fatti più in là) che rinnova le ire dell'iracondo Scelza, poi Ettore ritira la firma, ma il tentennamento è significativo. I DS s'intramagliano sempre di più in una posizione di spaccatura stanno correndo il rischio di correre da soli, quand'ecco sotto Pasqua si verifica una stranissima fioritura di garofani di punto in bianco Ettore si ritrova "aiutato" da un piccolo ma determinato gruppetto di persone resuscitato alla milizia socialista. Anche per Ettore c'è un "fatti più in là" mascherato, è un promoveatur ut amoveatur lo fanno coordinatore elbano e lo fanno fuori dalle trattative; appena uscito dall'uovo di Pasqua è il neo segretario portoferraiese Pieri a dettare la rinvigorita linea, a proporre cambi di candidato alla margherita. Insomma un partito nuovo di zecca, o almeno revisionato di fresco, provvidenziale come una tenda ad ossigeno per la boccheggiante dirigenza portoferraiese dei DS, per Scelza, per la Giudola e per il Comitato della Consumella Bassa, che evidentemente ha accelerato la sua marcia verso le consorterie imprenditoriali, verso l'iperliberismo, verso la cementificazione ed il banchinamento della costa per la "portualità spinta" di scelziana ispirazione dalla Linguella a S.Giovanni sotto Amorosi sguardi. Si respira in tutto ciò un mefitico odore di anni '80, misto ad un sentore di loggia che cresce, e ci dispiace vedere spesi dei nomi di persone che hanno il nostro rispetto (Taccioli, Locatelli) per disegni non di sinistra, ma sinistri. Saremmo tanto curiosi di sapere chi è il "margherito favorito" di Pieri, Scelza, Fratini, Amorosi e Zini oltre che dei lor violini di spalla.
Farofani piccoli