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Provenzali: "la cappella dell’ospedale non deve essere spostata”

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : sabato, 17 aprile 2004

“L’assessore Rossi venga quanto prima in aula a riferire sulla grave situazione dell’ospedale di Portoferraio e, più in generale, su quello che sembra un progressivo ed evidente processo di impoverimento dei servizi sanitari nella nostra isola a dispetto dei ripetuti, e sinora vani, proclami”. Questa la richiesta contenuta nell’interrogazione che Leopoldo Provenzali, Vicepresidente del Consiglio Regionale, ha rivolto alla Giunta regionale. In sostanza, Rossi dovrà spiegare perché le problematiche annose che riguardano la sanità elbana non solo non abbiano ancora trovato adeguate risposte ma, negli ultimi tempi, sembrino addirittura acuirsi. Provenzali, che ha tratto spunto per la sua interrogazione dalle recenti polemiche suscitate dal paventato spostamento della cappella che si trova all’interno dell’ospedale dell’Isola d’Elba, si dichiara “pienamente d’accordo con don Sandro Tredici per il mantenimento di questo luogo di preghiera e di conforto per quanti si trovino ad affrontare momenti di sofferenza e di speranza”. L’esponente azzurro si dice convinto che quest’ultimo episodio confermi come “la situazione della sanità isolana stia oramai per raggiungere un livello di guardia insostenibile per i cittadini quando, invece, non è più differibile avviare un serio recupero di credibilità ed efficienza della tutela della loro salute”. “La crisi dei servizi, lo svuotamento delle risorse, le ripetute proteste dei lavoratori del settore, accompagnate da forti critiche all’attuale gestione dell’ASL e culminate in una serie di scioperi, i ritardi nel rafforzamento del settore della rianimazione e dell’emergenza-urgenza e quelli accumulati nella realizzazione della piazzola per l’elisoccorso, insomma, le croniche carenze di organici ed attrezzature più volte da me denunciate, ” commenta Provenzali “sono lì a testimoniare il perdurante e preoccupante stato di degrado in cui versa la sanità locale”. “Il tempo delle parole si è oramai esaurito” conclude Provenzali “ed il governo regionale è chiamato alla prova dei fatti. Appare davvero curioso che nel momento in cui, a livello di legislazione regionale si cerca di valorizzare maggiormente le piccole realtà ed i comuni minori, che giustamente reclamano infrastrutture, risorse e progetti, esista una programmazione che paia non tenere nella necessaria considerazione una realtà periferica quale quella insulare, con il rischio di determinarne un’ulteriore emarginazione”.


Leopoldo Provenzali

Leopoldo Provenzali