Nel ringraziare sentitamente il Ministro Altero Matteoli che, anche a riscontro dell’operato del precedente periodo di attività, ha ritenuto di affidarmi ancora una volta l’incarico di Commissario Straordinario del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, sento il dovere di esprimere la formale accettazione della nomina in quanto la considero un ulteriore atto di servizio nei confronti di tutti gli abitanti delle Isole di Toscana dove, oltretutto, sono anche orgoglioso di vivere (e il vivere su un’isola e l’essere isolani ma anche isolati, è un concetto difficilmente comprensibile per chi è abituato a vivere in “continente”). È un compito che, se pur limitato nel tempo, mi impegno a svolgere nel pieno rispetto delle istituzioni, ricercando ogni fattiva collaborazione anche a livello regionale, provinciale e territoriale per la realizzazione degli obiettivi contenuti nella relazione programmatica e previsionale dell’esercizio in corso. E, nel rammaricarmi che non siano state ancora raggiunte intese utili per la costituzione degli organi statutari dell’Ente, colgo l’occasione per ribadire ancora una volta di non essere mai stato contrario all’istituzione dell’area protetta. E questo, almeno all’Elba, lo sanno tutti coloro che hanno vissuto gli anni dell’istituzione del Parco. È per questo motivo che ogni volta che il Presidente Martini ripete che ero contrario all’istituzione del Parco mi sento offeso come Sindaco di Capoliveri ma anche e soprattutto come uomo. Così come è altresì fuorviante dire che il ricorso al TAR del Comune di Capoliveri, che era basato soprattutto sugli errori formali della perimetrazione, e che del resto sono oramai oggettivamente riconosciuti, corrisponde a dire che il sottoscritto fosse contrario alla istituzione del PNAT. Niente di tutto questo: la mia storia lo dimostra. E su questo punto, documenti alla mano, sono disponibile a qualsiasi confronto in qualsiasi sede.
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