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Libeccio e mosche

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : sabato, 04 gennaio 2003

Da quel giacimento di scienza metereologica che erano i nostri pescatori si possono estrarre una serie di detti, talvolta espressi in forma poetica (es. scirocco chiaro e tramontana scura, mettiti in mare e non ave’ paura) che risultavano un compendio delle osservazioni della gente che al tempo doveva essere molto attenta per mestiere. Uno dei più noti tra questi modi di dire è: “Il Libeccio va di 48 in 48” ed infatti dopo 48 ore di Libeccio le previsioni più tecnologiche ci parlano di altri due giorni di “…Venti provenienti dai quadranti meridionali (sud-ovest) in progressivo aumento fino a raggiungere forza 6…”. Ma la stessa previsione meteo, fornitaci dalla Guardia Costiera dice che successivamente si dovrebbe verificare anche un brusco abbassamento delle temperature che dovrebbero portarsi più vicine ai valori consueti alla stagione invernale. Attendiamo di avere da chi di dovere riscontri statistici, ma non ci pare di aver mai vissuto un inizio di gennaio così caldo all’elba. Alle 21 del 3 Dicembre in Piazza cavour a Portoferraio il termometro segnava 17 gradi, una temperatura da serata di maggio. Ed un altro fenomeno è stato notato da parecchi. Insieme all’anticipata fioritura di molte essenze arboree, si è registrata anche la presenza (più fastidiosa) di molte mosche nelle case degli isolani e le mosche a gennaio qui non se le ricordava davvero nessuno. Ma come ci hanno detto il tempo metterà presto giudizio, e sarà opportuno scordarsi di andare in giro “spettorati” (come dicevano i vecchi) cioè poco coperti, pena vedersi recapitare da una Befana dispettosa poco gradevoli malanni, questi sì, perfettamente di stagione.


scoglietto

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