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All'ombra dei tassi del Capanne

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : venerdì, 16 aprile 2004

Il 25 aprile a passeggio sui monti con LEGAMBIENTE per contare i tassi del Capanne. Il Cigno Verde ha organizzato il Censimento del Taxus baccata dell’Elba. Il ritrovo per tutti coloro che vorranno aderire all’iniziativa sarà dalle ore 9 in poi al Piazzale di Monte Perone. Alle 9,30 è prevista la partenza per il percorso di crinale (per escursionisti esperti) il cui responsabile è Andrea Tozzi (0565939206, e-mail: animalhouse@supereva.it. Alle ore 10,00 è prevista la partenza per il percorso valle della Nivera (per tutti), responsabile è Umberto Mazzantini (0565904353, e-mail: legaisole@hotmail.com). Per consentire una buona organizzazione dei due gruppi, si prega di dare l'adesione per tempo. Si consigliano: scarpe da trekking, pantaloni lunghi, cappellino, acqua, cibo. Il Tasso Il tasso (Taxus baccata) è detto anche "albero della morte" per la presenza nelle parti vegetative della pianta di un potente veleno la tassina, di cui sono privi soltanto gli arilli. Questa pianta, molto longeva e largamente piú diffusa in passato, può raggiungere anche 2.000 anni di età. Nel Terziario era uno dei più diffusi e tipici componenti delle foreste montane sempreverdi, assieme all'agrifoglio, in un clima notevolmente più umido e caldo dell'attuale. I Tassi selvatici ancora presenti all’Elba sono ciò che resta di quell’era e di quelle antiche foreste che ricoprivano l’isola. I greci la bruciavano nei riti funebri come pianta del lutto e dell'aldilà Questo albero sempreverde è infatti considerato, fin dai tempi antichi, come simbolo della vita eterna tanto che in Europa occidentale veniva piantato con i cipressi e l'edera nei cimiteri. Ma, per il suo veleno, il Tasso è anche l'albero del terrore, l suo nome deriva da Taxon, che in greco significa freccia e molto probabilmente freccia avvelenata, per il suo veleno che lo ha circondato di leggende (come quella di Lucrezia Borgia), tanto che si credeva bastasse dormirci sotto per morire avvelenati. Nell'Elba occidentale, in particolar modo a San Piero e Sant'Ilario, durante la Settimana Santa si ornavano gli altari delle chiese con fronde di Tasso. E' un albero alto al massimo 15-18 metri e che può raggiungere considerevoli dimensioni in diametro. E’ diffuso nei boschi d' Europa , Nord Africa e Asia Minore, dove si associa con latifoglie. Il Tasso è conosciuto ed usato dall'uomo fin dalla Preistoria, il suo legno forte, pesante ed elastico, veniva usato per costruire palafitte e per fabbricare archi anche nell'antico Egitto, ancora oggi è ricercato per lavori di ebanisteria e anche per scultura, se trattato con sali di ferro assume un bel colore nero. E’ una pianta dioica, cioé esistono individui con fiori o solo maschili o solo femminili, e da questi ultimi maturano in autunno i semi, che sono circondati da un involucro scarlatto (Arillo) appetito dagli uccelli. Caratteristiche morfologiche: si trova sia come arbusto che come albero, sempreverde, con tronco normalmente breve e fortemente conico, raramente indiviso, con numerose costolature. Chioma: verde scura di forma tozza e piramidale. Corteccia: di colore rosso bruno liscia che si desquama con l’ età in placche sottili leggermente rilevate. Foglie: Aghiformi persistenti, appiattite, 12- 35 mm per 2 - 3 mm, verde scuro e lucido sulla pagina superiore, verde più chiaro con sfumature giallastre su quella inferiore. Le foglie ed i rametti sono velenosi Fiori: pianta dioica, le strutture riproduttive maschili sono piccoli coni globosi nella parte inferiore dei rametti, le strutture femminili sono isolate e alla base delle foglioline, fioritura da Gennaio ad Aprile, costituiti da uno sporofillo carnoso gemmiforme verde. L'arillo: coppa carnosa che matura ad inizio autunno, rosso brillante, dolciastro, è commestibile, se si ha cura di non masticare i semi, che sono velenosi. Seme: ovoidale, nerastro, lungo 5 - 7 mm. avvolto nell'arillo.


taxus baccata tasso albero

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