Annunciamo che per oggi rinunciamo alla pur doverosa cronaca della giornata politica portoferraiese. Con atto autoritario e d'imperio del direttore di Elbareport che ha imposto a sé medesimo una specie di sciopero della serietà politica nella trattazione le vicissitudini elettorali . Perchè? Perchè non se ne pole più! Ieri 44 amici al bar si sono visti nell'abituale covo dell'Isola e la Città, c'erano centrosinistrati di tutte le razze fogge e colori, fuorchè ovviamente i rappresentanti del Club della Consumella Bassa, che ultimamente ha assunto in nome di "Sezione DS di Portoferraio". I pazzi là convenuti in massima parte hanno di nuovo congiurato avverso al candidato firmato (marandina duck?), nel senso che hanno risposto agli assenti: "per forza nemmeno l'aceto" Roberto Peria ha continuato ad esercitare il suo mandato esplorativo speleologico per la formazione della lista del Sindaco (sulla quale i DS non sono d'accordo) considerando quella tappa fondamentale. Gli altri convenuti continuavano nel loro percorso per la formazione di una lista civica (sulla quale i DS non sono d'accordo) considerando quella tappa fondamentale. Come nelle migliori tradizioni del centrosinistra portoferraiese non si è deciso un cazzo ma si è globalmente convenuti ad un accordo per effetto del quale ci si impegna a superare i punti di disaccordo. Intanto in TV, impippandosene dell'accordo o del disaccordo, per la gioia del Correntone, Zini prendeva nettamente le distanze dal "safari delle firme" e ne stigmatizzava il metodo usando parole grosse, addirittura: "le firme sono state usate da Scelza per dimostrare quanto era condivisa la sua candidatura" (è terribile quest'uomo nelle condanne!) mentre il compare si esibiva per minuti 45 offerti dai nostri amici sbonzors della locale TV, mostrando le penne di antico pavone a recitare la parte del Lorello Cuccarini della politica locale: "il più amato dai ferajesi". C'è stato anche un passaggio ilare sui colleghi del tavolo che hanno perso tutto questo tempo su una questione inesistente (quelli del Correntone si saranno tranquillizzati, forse era quella la parte delle doverose scuse agli altri partners in precedenza sbeffeggiati). Ricapitoliamo: la Margherita è per la lista del Sindaco, sinistra e movimenti per la lista civica, DS per la lista dei partiti, meno quelli del correntone che non si sono espressi perchè impegnati a mettere giù la lista delle fregature che hanno tirato loro i compagnucci di partito. Insomma, c'è da smussare qualche angolo ancora, se fossimo a quattro mesi dalla presentazione delle liste giudicheremmo i tempi per giungere ad un accordo (stendere un programma serio confrontarsi coi cittadini) sarebbero molto stretti, per fortuna non siamo a quattro mesi ma a quattro settimane! Finirà in un sabba di riunioni frenetiche al termine delle quali si riuscirà forse a comporre una lista unitaria sbagliata o tre liste giuste divise, e proprio perchè ormai è un adempimento, a mettere insieme raffazzonatamente un programma da presentare etc. E il controllo della gente, le assemblee? Lo spirito del 5 Aprile, la partecipazione? E i cittadini senza voce? Hanno fortuna ad essere muti, sarà loro più facile uniformarsi al suggerimento che pare indirettamente venire non solo dalla destra, ma pure dal centrosinistra: quello della ottemperanza scrupolosa della nota Legge di Bisenzio (nel caso si sia sodomizzati far silenzio)
tre scimmiette