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Il Doppio Sindaco

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : giovedì, 15 aprile 2004

E' evidente per tutti che così non si può continuare. gli elettori sono stanchi, se proprio si vuole invogliare la gente a ritornare a votare, a rendersi protagonista delle scelte politiche, noi indicati tra certastampa , ci vediamo costretti a dare la soluzione istituzionale definitiva per porre fine a questo estenuante bordello infinito, con vantaggio dei cittadini e risparmio dei soldi pubblici. Ecco la nostra proposta. Prendiamo come esempio le prossime elezioni amministrative. I partiti potrebbero fare e proporre chi vogliono, nel modo più osceno, contraddittorio e disgustoso possibile, scegliendo i candidati a sindaco più bravi, oppure più pazzi o corrotti in circolazione. Insomma continuando ad agire tranquillamente come hanno fatto negli anni passati all’Elba , e i cittadini andrebbero poi a votare regolarmente. E qui scatta il nostro geniale marchingegno di ingegneria istituzionale: I primi due candidati meglio piazzati vengano entrambi proclamati sindaci ex aequo con le rispettive squadre assessoriali. In pratica questa nostra proposta di riforma ricalca quella che si sta già sperimentando nelle partite di calcio con il doppio arbitro, riducendo al minimo i rischi di errori o sviste e fa dividere equamente gli insulti agli arbitri, con viva soddisfazione dei tifosi che possono, come si dice dalle nostre parti: prendere due piccioni con una fava. Tornando al doppio sindaco, grazie alla nostra proposta il campo d'azione è il territorio comunale di competenza dove agiscono le due squadre assessoriali contemporaneamente. Facciamo un esempio pratico. C'è da ripavimentare piazza Cavour? . Si divide la superficie in due parti perfettamente uguali, metà si assegna ad una squadra (sindaco dell'Ulivo ) e metà all'altra squadra (Sindaco del Polo ), ottenendo da subito un bipolarismo perfetto eliminando liste fai da te, liste civiche e inciviche. I due sindaci e le rispettive squadre cominciano pertanto a lavorare sul ripristino di piazza Cavour ognuna col proprio progetto: da una parte il granito di S.Piero e dall'altra il grolit rosa di tipo Ghiaie ; chi vuole mantenere i colori agli edifici e chi li vuole sostituire; chi vuole l'illuminazione dall'alto e chi dal basso; chi vuole la piazza a disegni, chi a tinta unita. Ognuna delle due squadre lavora quindi tranquillamente sul proprio progetto nella zona di competenza assegnata, senza rotture di palle di opposizioni e di comitati vari . A questo punto bisogna chiarire che quando usiamo il termine "squadre che lavorano " intendiamo letteralmente dire che sindaci e assessori dovranno lavorare sbozzando pietre e livellandole, portando secchi di ghiaino e calcina armati di cazzuola, martelli e quant'altro occorra.. Insomma, in questo caso, delle vere e proprie braccia prestate alla muratura. Altro esempio: assistenza sociale agli anziani. Le due squadre scelgono le famiglie bisognose (da cui escludere ovviamente le proprie ) dove gli assessori si recano quotidianamente per fare il bucato, la spesa, sciacquatura piatti, fare il clistere di glicerina agli anziani stitici E così via per tutte le attività amministrative. Alle prevedibili quanto banali osservazioni che qualche addetto stampa prezzolato "a nero" potrebbe avanzare rispetto al fatto che, da soli, sindaco e assessori non potrebbero sobbarcarsi una fatica così sovrumana, rispondiamo che ovviamente essi sarebbero coadiuvati dai dipendenti comunali (addetto compreso ) nonché dai propri supporters. In definitiva si verificherebbe una situazione all'insegna della massima efficienza e solidarietà in un perfetto democratico bipolarismo. Lo stesso dicasi per l'affidamento dei servizi più svariati alle cooperative, ad esperti e consulenti. Tutto avverrebbe alla luce del sole, costringendo ciascuno a schierarsi sin dall'inizio: o di qua o di là, senza trabocchetti trasversali. Il controllo della macchina amministrativa e degli obbiettivi raggiunti verrebbe pertanto affidato al giudizio degli elettori, 24 ore su 24 per i quattro anni di durata amministrativa. Allo scadere del quarto anno gli elettori potranno così stabilire, mediante un Super Ballottaggio Finale , chi ha meglio lavorato, potendo giudicare e scegliere il sindaco unico e la sua squadra sulla base del lavoro effettivamente realizzato. E non, come avviene adesso, sulla base di intrallazzi, false alleanze, poteri forti, chiacchiere, promesse, slogans e di tutto un po'. Fabrizio Priati www.camminando.com Che dirti Fabrizio? Dopo essere stati amministrati tanto agenialmente qui si vedrebbe "Cristo co' du' mani" a trovarne mezzo di Sindaco e te ne vorresti addirittura due? Allora sei proprio sgrumato!


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peria che parla 1

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