Sono fortemente soddisfatti i rappresentanti del Gruppo Archeologico di Isola del Giglio per essere riusciti ad organizzare nel secondo anno della loro costituzione un convegno su: “L’isola del Giglio: un patrimonio da salvare”. L'iniziativa ha visto, giovedì 8 aprile la partecipazione della Regione Toscana, della Sovrintendenza ai Beni Ambientali, l’Arsia, esperti, studiosi, amministratori locali, politici e soprattutto gigliesi, i più preoccupati per il futuro della loro isola, patrimonio unico, non solo in Toscana ed in Italia, ma nel mondo. Si è evidenziato che, nonostante le norme di tutela, estese su tutta l’isola si realizzano interventi invasivi sul paesaggio: non certo per opera dei Gigliesi, ha ribadito il Sindaco Landini, ma dai forestieri; speculazioni sbagliate, però, ha ricordato Fabio Roggiolani Capogruppo dei Verdi in consiglio regionale, possono creare una grave crisi sul territorio come sta succedendo recentemente nella vicina isola d’Elba. Nonostante ciò il Giglio mantiene ancora oggi una bellezza tale da garantire, uno sviluppo costante nel tempo. Ma il problema più vero oggi è che il Giglio resti una società socialmente e culturalmente viva, nella quale i giovani devono trovare le basi valide per organizzare il loro futuro. Possibili percorsi sono stati indicati da Saida Grifoni, della Società Paesaggistica aretina, da Carla Lazzarotti dell’Arsia, a proposito della valorizzazione dei prodotti tipici e Paolo Fanciulli con il progetto pesca-turismo. Anche il patrimonio archeologico e storico è da conservare e valorizzare, tant’è che i numerosi turisti che amano conoscere siti archeologici, devono farsi traghettare fino a Giannutri, mentre abbiamo al Giglio i resti di una delle più grandi e prestigiose ville dell’Impero romano e come dice il prof. Brandaglia anche interessanti tracce di civiltà preistoriche, che rimangono sconosciute. Fabio Roggiolani ha concluso: “ Non parole, ma richieste e risposte, cioè fatti! Nessuno vuole imporre niente a nessuno, è tempo di sinergie e compartecipazioni, da parte dei soggetti interessati.” È quello che si augura l’Associazione che continuerà a promuovere iniziative tese alla valorizzazione del patrimonio isolano.
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