Turismo molto tranquillo per le vacanze natalizie all’Elba. Da più parti si sono registrati cali di presenze rispetto agli anni passati, in altri casi la situazione si è mantenuta in linea con le stagioni precedenti. Nonostante qualche precipitazione piovosa, il tempo ha offerto giornate tutto sommato tiepide che si prestavano a tranquille passeggiate sul mare d’inverno o lungo gli itinerari storico-culturali dell’isola. Tuttavia sembra che i turisti non abbiano premiato l’Elba. Le strutture aperte in tutto sono 21, con una maggiore concentrazione nel Capoluogo e nel comune di Campo nell’Elba, ma anche gli altri comuni risultano forniti di alberghi in servizio e residence che offrono la mezza pensione o pernottamento con la prima colazione. Il Direttore dell’APT Umberto Gentini dichiara che le presenze ufficiali sono in linea con gli altri anni, sebbene non si possa parlare di un turismo natalizio che sia in grado di incidere sostanzialmente sul bilancio complessivo di tutto l’anno. L’”Hotel Massimo” di Portoferraio, nella centralissima zona del Porto, denuncia una diminuzione sensibile delle presenze. “A Natale abbiamo registrato il 30-40 per cento in meno, un po’ meglio per Capodanno, con una discreta presenza di gruppi francesi, ma una diminuzione di quelli italiani.” Situazione migliore per “Villa Ombrosa”, davanti alla spiaggia delle Ghiaie, che non ha subito cali rispetto al 2001. “Abbiamo un turismo molto tranquillo, in cerca di relax per qualche giorno. Ci sono Svizzeri, Austriaci, ma soprattutto Italiani delle regioni del centro-nord, che si concedono lunghe passeggiate, o che praticano il trekking.” Uno dei bar più noti del centro storico ha incrementato il lavoro durante le Feste natalizie: “C’è stato un discreto movimento, sebbene i parcheggi non siano all’altezza del centro storico e neppure i servizi pubblici. Pochi i natanti giunti alla banchina, quelli presenti sono stanziali per diversi mesi invernali.” Al Museo napoleonico della Villa dei Mulini sta uscendo un gruppetto di Italiani che continueranno l’itinerario lungo la scalinata della salita di Napoleone. Alla biglietteria confermano un certo avvicendarsi di turisti, anche stranieri, addirittura alcuni Giapponesi. Ma i cancelli del Museo Civico della Linguella sono serrati, il cartello recita: “Chiuso dal 17 novembre, per visitare i locali occorre dare un preavviso di almeno 5 giorni presso gli Uffici della Cosimo de’ Medici.” Due turisti fiorentini in gita per tre giorni guardano delusi al di là delle sbarre: “Peccato, sembra un gran bel posto, basterebbe anche un solo custode per tenere aperto.” Sul versante di Campo nell’Elba l’”Aviotel” rileva una diminuzione intorno al 20 – 30 per cento, sia per quanto riguarda il residence sia per le camere. “In media il soggiorno è di 4 notti. Abbiamo in prevalenza italiani che praticano diving, trekking, ma che si concedono anche vacanze in pieno relax.” L’Hotel “Da Fine” a Seccheto lamenta un forte calo: “Pochissime persone, nonostante non ci siano altre strutture aperte nei paraggi. Siamo stati fortemente penalizzati dalla propaganda negativa che ha fatto la stampa durante l’alluvione, eppure qui non abbiamo avuto nessun danno.” Meglio a Chiessi dove il proprietario del “Perseo” dichiara di aver registrato un flusso più o meno in linea con gli altri anni: “Si sta un po’ perdendo la consuetudine del cenone di fine anno, abbiamo avuto un calo del 10 per cento, ma va bene dal punto di vista delle prenotazioni alberghiere, soprattutto dopo Natale, abbiamo dato il 30 per cento delle camere a disposizione. In questo versante fa abbastanza caldo, ci sono turisti che pedalano in mountain-bike, altri che passeggiano, ma spesso rimangono per intere giornate su uno scoglio a riscaldarsi al sole"
Chiessi - Punta nera
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