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Segnali di Fumo: smettere di fumare è questione di organizzazione

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : giovedì, 08 aprile 2004

Che il fumo faccia male lo sanno ormai anche le pietre eppure ci sono ancora tanti fumatori in giro: cosa vuol dire? Che non basta sapere ciò che fa male per evitarlo. Ciò forse lo si poteva pensare anni fa quando del fumo non se ne parlava se non in termini neutri o addirittura positivi.Oggi, per fortuna, non è più così.Eppure si può facilmente constatare che i giovani iniziano ad età sempre più bassa:sono loro infatti ad essere nel mirino delle case produttrici di sigarette(almeno nei paesi detti sviluppati) se è vero che negli USA sono stati ingaggiati persino dei fumetti per una pubblicità ‘indiretta’ (vedi il sito http://www.nonfumatori.it/) In Italia secondo l’Istat la prevalenza dei fumatori attivi è ancora molto alta:32,4% per gli uomini e 17,1% per le donne in età superiore ai 14 anni.La percentuale dei fumatori tra i 14 ed i 24 anni è addirittura aumentata negli ultimi anni dal 17,4% nel 1993 al 21,6% nel 1999 ( vedi Istituto Superiore Sanità www.iss.it osservatorio fumo alcol droga) Il problema è serio e complesso (come si usa dire oggi) perché composto di tante facce : q chi fuma e le sue più o meno consapevoli motivazioni, q chi vive intorno e vicino ai fumatori con i loro atteggiamenti più o meno permissivi, q la cultura con le sue ‘derive’e le sue mode(“o cultura o cultura perché non rendi poi quel che prometti allor?” si potrebbe dire parafrasando un noto vate) in cui tutti siamo immersi come i pesci che non ‘sanno’ di nuotare, q le politiche economiche che favoriscono o meno alcuni comportamenti, q le strategie di marketing che spingono all’acquisto di prodotti in modo più o meno subdolo ( vedi marchi di sigarette associate a squadre sportive o abiti) q le capacità ‘uncinatrici’ della nicotina che uno studioso come Giancarlo Arnao aveva chiamato, non a caso, ‘la droga perfetta’ Eppure nonostante tutto questo è esperienza comune sostenuta dai dati statistici che smettere di fumare è possibile.Non diciamo che sia sempre semplice e lineare ma possibile sì.In tanti smettono da soli decidendo che è giunta l’ora.Altri si fanno aiutare da amici e conoscenti.Altri ancora chiedono aiuto al proprio medico curante. Per altri è necessario un supporto di gruppo che permetta di ottenere sostegno emotivo e pratico in un momento importante della propria vita. Ad ognuno il suo metodo si potrebbe dire purchè si raggiunga l’obiettivo.Non è tanto un problema di volontà quanto di scelta ed organizzazione : decidendo che è giunta l’ora di provare a smettere si avvia un processo che deve trovare le sue modalità A volte questo processo si arresta o torna indietro ma non è un problema : l’importante è ‘mantenere la rotta giusta’ senza scoraggiarsi o sentirsi in colpa. Il dr. Bernardi organizza all’Elba dei gruppi di sostegno per chi ha deciso che ‘è giunto il momento’ : per informazioni ed iscrizioni si può telefonare al 3408498069 dalle 16 alle 20 in giorni feriali.


non fumare no smoking

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