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Lettera da S.Giovanni, contro i porti turistici in progetto

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : mercoledì, 07 aprile 2004

Sabato 20 marzo u.s. presso il Centro Congressi de Laugier di Portoferraio c’è stata la presentazione da parte della cooperativa “Marina di San Giovanni” di un progetto per un porticciolo da 350 posti Barca aumentabili a sei settecento successivamente e relativi servizi a terra. Martedì 23 marzo la Nazione pubblica un articolo che titola “APPRODO, spunta la Teseco” dove chiarisce che la suddetta ditta fa richiesta per una concessione demaniale marittima, in località San Giovanni per una superficie complessiva di 127.986 mq. Sempre allo scopo di realizzare un porto turistico. Con la presente noi, parte di abitanti di San Giovanni – non solo residenti, ma ivi abitanti 365 giorni all’anno – per esprimere i nostri legittimi dubbi circa questi due progetti specifici, ma anche su altri che eventualmente saranno presentati. San Giovanni è un piccolo borgo rimasto sino ad oggi lontano dallo sfruttamento turistico spietato e squilibrato che abbiamo visto fiorire all’Elba negli anni passati.Purtroppo però questa piccola frazione è stata sempre dimenticata dalle varie amministrazioni che si sono succedute al comando politico del nostro comune, senza mai risolvere i più o meno grossi problemi che si sono presentati. Tanto per fare un esempio da 20 anni chiediamo la messa in sicurezza del ponte che permette l’attraversamento di un basso rovescio che porta a mare le acque piovane provenienti dalle colline retrostanti, da molti anni chiediamo che l’area antistante il cosiddetto “molo del Chicchero venga adibita ad area verde, con giochi per i bambini e parcheggio . Noi abitanti pur comprendendo il ritorno economico dal punto di vista turistico di tali progetti, siamo fortemente preoccupati per l’impatto ambientale che essi sicuramente provocherebbero alla costa antistante le nostre case. La prima domanda che ci facciamo è come sia possibile regolamentare il traffico di accesso al porto con una strada luna 250 mt. e larga 4,5? E come sia possibile arrivare al bivio che porta a San Giovanni percorrendo una provinciale che è – in estate ovviamente – perennemente intasata per chilometri? E poi il traffico navale in rada è dal nostro punto di vista gia sovraccarico, 100 traghetti giornalieri, più tutto il movimento di imbarcazioni private verso la Darsena Medicea, verso i cantieri, i circoli già esistenti eccetera eccetera. Vorremmo aggiungere che il panorama che si gode da San Giovanni è unico e coprirlo con una grata di alberi nautici e motoscafi e costruzioni di due piani, ci pare uno scempio. Pensiamo per contro che una rete di pontili galleggianti che permettano la sistemazione delle imbarcazioni oggi sistemate “alla ruota” e di altri di cui sicuramente e veramente la popolazione di Portoferraio sente l’esigenza non possa in nessun modo superare i 200 ormeggi, e relativi servizi come parcheggi, ritiro immondizia, ecc. e che la zona interessata sia quella adesso in completo abbandono e da anni adibita a discarica di rifiuti di ogni tipo. Non possiamo accettare in alcun modo che gli interessi privati siano essi economici o di altra natura, di alcuni personaggi che non vivono all’Isola d’Elba ma che la vedono solo come terra da colonizzare, debbano schiacciare i diritti di chi su questo scoglio ci vive veramente, e lotta da sempre per la sua salvaguardia, prendendone non solo il lato bello dell’estate, ma sopportandone anche tutti i disagi - e non sono pochi – degli altri otto mesi.


san giovanni progetto approdo porto turistico

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