Dobbiamo continuare a temere per i nostri mari una settimana sì e l'altra pure? E per quanto tempo ancora il rischio marea nera rimarrà all'ordine del giorno?". La domanda arriva da Legambiente in una giornata in cui si ispezionano i carghi Vichy e Moskosvki mentre arriva sulle coste francesi la nafta persa dalla Prestige. "E' necessaria - commenta l'associazione ambientalista - una maggiore sicurezza sia delle rotte, sia delle imbarcazioni. Le norme per rendere sicure le acque che bagnano l'Italia vanno rese immediatamente operative e torniamo a chiedere allo Stato italiano e agli altri partner europei l'adozione di una legislazione più severa per la sicurezza nella navigazione dei carghi che trasportano merci pericolose". "A queste carrette - prosegue Legambiente - deve venire impedito l'accesso alle nostre acque. In seguito alla nostra denuncia, la settimana scorsa la pericolosa petroliera St. Michaelis ha rinunciato ad attraccare a Milazzo ma molti altri carghi troppo vecchi e senza doppio scafo continuano a minacciare il mare. Continueremo quindi la nostra battaglia sia sul piano politico, sia attraverso azioni dimostrative. Per la sicurezza delle rotte Legambiente auspica inoltre l'impiego degli strumenti tecnologici più sofisticati: "l'obbligo dell'introduzione dell'obbligo del controllo satellitare delle rotte consentirebbe di monitorare con ben altra certezza sia l'avvicinamento alle coste delle imbarcazioni pericolose, sia la pessima pratica del lavaggio delle cisterne in navigazione". Umberto Mazzantini responsabile di Legambiente Arcipelago Toscano aggiunge: " E' un problema che ci riguarda molto da vicino, tra noi e la Corsica passano molte navi cisterna, tra cui diverse carrette del mare. Anche la Erika è passata davanti alla nostra costa, doveva approdare a Piombino. Per noi elbani - continua Mazzantini - e per tutto l'Arcipelago questa è la primissima precauzione da prendere, perché anche un incidente minimo rispetto a quello della Galizia sarebbe una vera tragedia. Si era parlato di una normativa restrittiva in nome della salvaguardia del "santuario dei cetacei", ma poi il provvedimento è stato sospeso. Per questo insistiamo a gran voce affinché vengano adottate norme di sicurezza per il mare e per la navigazione."
carretta del mare nave affondata