Di certo non se l’aspettavano né il Presidente Maurizio Giusti, né l’architetto Maltinti di ritrovarsi a gestire una seduta della commissione urbanistica con quasi trenta cittadini tra i banchi del pubblico. E che pubblico: i rappresentanti di alcune associazioni, del Comitato Cittadini Attivi, dell’Isola e la Città, di Arcipelago Libero e della neonata cooperativa Marina di San Giovanni, oltre a semplici cittadini e ai rappresentanti di Forza Italia e di Rifondazione Comunista. Tutti presenti grazie ad un veloce ma efficientissimo passaparola. Tutti presenti per assistere (e vigilare) al colpo di coda della politica urbanistica dell’amministrazione Ageno che ha recentemente incassato un rinvio al 9 giugno del giudizio, ormai pressoché scontatamente negativo, del TAR sul Regolamento Urbanistico. Ma la seduta è durata poco più di venti minuti, tanto è bastato per prendere atto ancora una volta dell’approssimazione con cui la morente compagine ageniale governa la Città. A inizio riunione ha infatti preso la parola il Consigliere Sirabella per contestare la mancata comunicazione alla stampa (e di conseguenza alla Cittadinanza) della convocazione della Commissione, così come previsto dal regolamento. Inutili i tentativi di difesa del Presidente Maurizio Giusti:alla stampa non era arrivato niente. Prendeva poi la parola Giovanni Fratini che faceva notare come la convocazione giunta ai commissari riportasse un’elencazione dei punti da discutere piuttosto approssimativa che si concludeva con un inusuale “ecc.ecc.”. Fratini faceva notare ad una preoccupatissima Maltinti, scura in volto per tutta la durata della riunione, come neppure “sui menù dei ristoranti” sia facile trovare “dopo il secondo, il dolce e il caffè” un colpo finale di eccetera ed eccetera. Ben più grave risultava la seconda osservazione dell’ex Sindaco, legata al corposo contenuto dell’ordine del giorno. La Commissione era convocata per esaminare ben dieci importanti provvedimenti legati all’attuazione del Regolamento Urbanistico. Progetti Unitari d’intervento e piani attuativi relativi al Parco di Fontemurata (Elbaland), all’ex Cinema Pietri, all'ex Canile, alle zone di Norsi, Albereto e Magazzini. A queste bazzecole andavano poi aggiunti il piano di settore degli alberghi e quello dei campeggi. Chicca finale, una richiesta di variante urbanistica ancora per Elbaland. Non poco per una amministrazione che ha ancora poche settimane di vita. Cosa contestava Fratini? Non certo una quisquiglia: la Commissione era stata convocata con una lettera datata 24 marzo. Ma buona parte dei documenti da approvare risultavano protocollati in Comune soltanto successivamente. E si trattava di otto “piani” su dieci da esaminare. Addirittura due di questi (i piani per gli alberghi e per i campeggi) risultavano pervenuti la mattina stessa del giorno della seduta. “Una rapidità eccellente, Signora Maltinti” osservava tra gli sghignazzi del pubblico Fratini. Il volto della Dirigente comunale si faceva di momento in momento sempre più cereo mentre il suo collaboratore Enea Busoni, seduto su una panca, era ormai con lo sguardo fisso nel vuoto. Alla Maltinti, rubando il ruolo al presidente Giusti, non restava che proporre alla commissione una votazione per decidere se proseguire oppure rinviare il tutto ad una successiva seduta da convocare in maniera conforme al regolamento. La votazione vedeva soccombere la maggioranza, che maggioranza è ormai solo in Consiglio Comunale grazie al voto di Galletti. Ma Galletti era presente solo come spettatore e pertanto Fratini, Lupi, Frangioni e Sirabella battevano al voto Bucci, Zallo e Giusti. Tutti a casa, se ne riparla dopo Pasqua. Troppa fretta era il commento del pubblico. E Fratini ricordava che tra i tanti Piani da approvare Ageno non aveva trovato il tempo di predisporre i piani PEEP. Evidentemente in fase pre elettorale il Sindaco ha altre priorità.
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