"Tutti vogliamo il bene e la conservazione della nostra isola, quindi ben venga qualsiasi iniziativa a tutela della zona umida di Schiopparello. Contesto però chi usa toni allarmistici e termini altisonanti per descrivere una delle poche zone ancora incontaminate del nostro territorio." Questa la precisazione di Alberto Fratti, assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Portoferraio, a proposito di alcune notizie apparse sulla stampa nei giorni scorsi a seguito di un documento di una associazione ambientalista dove si parlava della zona umida di Schiopparello come di un'area "con segni di profondo degrado , con sporcizia diffusa, fabbricati fatiscenti e baracche". "Sono nato e cresciuto su quella spiaggia - afferma Fratti - con me i miei figli e spero che potranno farlo anche i miei nipoti. E' bene sapere quindi che quando si parla di baracche, si tratta solo di piccoli capanni costruiti dai nostri nonni con materiale reperito in zona ed usati quale ricovero attrezzi per la pesca. Quella di Schiopparello poi - continua Alberto Fratti - è una delle poche spiagge elbane rimaste nella propria conformazione naturale col passare degli anni, senza bar, noleggi di ombrelloni e sdraio o pubblici esercizi. Forse proprio per questo l'arenile non è certo abbandonato , come testimonia l'uso che ne fanno i residenti della zona e gli stessi portoferraiesi, che ne hanno facile accesso sia da terra che dal mare." "Sono gli stessi frequentatori a tenerlo pulito - puntualizza ancora Fratti - ed è grazie all'iniziativa privata dei residenti che ogni anno la spiaggia prima della stagione viene ripulita dalle alghe, che da sempre vi si accumulano durante l'inverno e che i nostri nonni usavano per concimare le vigne, fra l'altro con ottimi risultati". "Apprezzo sicuramente l'opera delle associazioni ambientaliste - precisa l'assessore Alberto Fratti - che spesso con la loro denuncia contribuiscono a prevenire gravi problemi di degrado ambientale. Quello che critico è il metodo di questi interventi fatti con toni scandalistici, che hanno l'unico effetto di denigrare non solo la spiaggia di Schiopparello ma l'intera immagine dell'Elba." "Ben venga dunque - conclude Fratti - l'istituzione dell'oasi di protezione proposta in questa zona dalla Provincia, a tutelare maggiormente quella conservazione dello stato di luoghi ai quali la gran parte dei nostri concittadini è profondamente legata".
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