Ogni mattina a Portoferraio coloro che per consuetudine o per vicissitudine si trovano a ragionare di politica, si alzano convinti che quello sarà il giorno più lungo, ogni sera si coricano pensando che no, il giorno più lungo sarà quello successivo. Cominciamo ad esaurire (oltre che le energie psicofisiche) anche le parole per raccontare l’impazzimento della politica, lo stravolgimento delle regole, lo sbriciolamento dell’immagine di soggetti che, come i DS, hanno rappresentato da sempre un punto fermo, un nord sicuro, comunque la si pensasse, nella bussola portoferraiese. Il segretario regionale dei DS Marco Filippeschi ha convocato a Firenze – secondo bene informate fonti – . Angelo Zini, Alessandro Mazzei e Rocco Garufo, i vertici della Quercia locale per il mattino di Venerdì 2 Aprile. Tra le ipotesi che si fanno va per la maggiore quella secondo la quale i dirigenti della Quercia saranno invitati con tutta probabilità a ricalibrare la posizione diessina al tavolo delle trattative, che tradotto in soldoni dovrebbe significare il passo indietro del candidato Scelza che consentirebbe al centrosinistra di rimettersi al lavoro. Passo indietro che pensiamo dovrebbe comunque essere imposto, perché il dirigente dei cantieri ESAOM ancora una volta da Teleelba in serata di giovedì ha dichiarato la sua legittimazione ad essere della partita, sulla scorta delle 442 firme apposte sotto l’appello prodotto dai suoi supporter. Intanto si sono appresi nuovi particolari sulla riunione del centrosinistra di mercoledì pomeriggio che si è interrotta sulla proposta di Alessandro Mazzei di “ricominciare da tre” cioè da un incontro dei candidati sindaco designati (Palmieri, Peria e appunto Scelza). L’immediata durissima reazione a questa proposta, è giunta dalla Margherita, anzi dal Candidato Peria in prima persona che in pratica, dopo aver chiesto algidamente ai DS di risolvere il loro “problema” prima di ripresentarsi al tavolo, è uscito dalla Saletta del Libraio, imitato dai rappresentanti delle altre forze politiche e chiudendo l’incontro. Ma le turbolenze del centrosinistra rischiano di fare perdere di vista il “baillame” che c’è nel campo opposto, dove specularmene regna l’incertezza.. Tanto per fare qualche esempio A.N. e Forza Italia sono divisi dai veti incrociati su Fuochi e Ageno a Portoferraio, e dalla vicenda di Cardelli a Capoliveri; il quadro della CDL non si compone ancora a Campo, dove i forzisti negano al momento appoggio al candidato UDC Landi preferendogli Dini o Sirabella a loro volta piuttosto distanti dai locali esponenti di A.N. La telenovela delle elezioni elbane insomma riserva ancora molte puntate.
Aliscafo corto alex