Egregio Signor Presidente, chi le scrive vive, lavora e risiede nei piccoli comuni di una piccola isola, l'isola d'Elba. Le scriviamo all'indomani delle sue dichiarazioni sull'abolizione di alcune festività "dannose", a suo modo di vedere, per l'economia nazionale. Dichiarazioni apparse sulla stampa e ampiamente dibattute nei telegiornali proprio mentre l'iniziativa Piccola Grande Italia cercava di far vivere i centri storici di tanti piccoli comuni e frazioni nell'intera penisola. Le sembrerà strano sapere che c'è chi aspetta con ansia l'arrivo di certe festività nazionali. Siamo noi. I residenti, i commercianti, gli artigiani, gli albergatori e gli operatori turistici di tanti paesi elbani, che al pari dei nostri connazionali valdostani, trentini, romagnoli, umbri o calabresi, lavorano, vivono e tengono alto il Pil grazie al turismo che si riversa in collina, al mare, in montagna e nelle città d'arte ogni qual volta ci sia una festività nazionale. Quest'anno, per esempio, il 25 aprile e il 1° maggio cadranno di sabato e domenica, niente ponti di primavera dunque, immagina quanti milioni di euro non gireranno per l'intera Italia? Proprio in quei luoghi dove possono arrivare solo grazie al turismo. La vorremmo invitare a riflettere sulla realtà dell'industria turistica e del grande indotto che sostiene; vorremmo che facesse i conti di quanti lavoratori stagionali rimarrebbero a casa senza i ponti che spezzano le stagioni e permettono assunzioni più lunghe sia al mare che in montagna o nelle città d'arte minori, quante aziende turistiche lavorerebbero meno proprio in quelle realtà che la manifestazione Piccola Grande Italia vorrebbe far vivere il meglio e più a lungo possibile. In quei luoghi dove le tradizioni popolari, i monumenti storici e i paesaggi producono ricchezza (per Lei e Tremonti leggasi Pil) senza inquinare o senza dover emigrare. Pensi che i Verdi della Toscana vorrebbero rivedere i calendari scolastici proprio per offrire maggiori opportunità di fare turismo e cultura a settembre, quando approfittando del clima ancora mite, è ancora possibile progrannare gite al mare o in città d'arte. Facendo leva sulla sua nota autostima Le proporremmo invece di cancellare alcune festività di istituire una nuova festa nazionale: S.Silvio, vedrà che ci troveremo d'accordo. Distinti saluti
padulella