L'ipotesi che circolava nelle prime ore di lunedì 29 marzo pareva aver riaperto uno spiraglio, un pertugio stretto attraverso il quale poteva passare il salvataggio del Centrosinistra portoferraiese, una soluzione "onorevole" del conflitto tra il candidato diessino ed il resto della coazione, delegittimata dalle sue affermazioni televisive. Dietro questo tentativo la mediazione dei responsabili piombinesi, dei DS Garufo e di Rifondazione Favilli, che avrebbe dovuto portare ad una serie di mosse: Scelza che usciva di scena come candidato sindaco (e questa non era una gran novità) ma che accantonava anche le sue pretese di partecipazione alla giunta, che "recuperava" nei confronti di chi aveva sbeffeggiato con una nuova dichiarazione in TV (dopo la disastrosa ultima). A fronte di questo i partners non si sarebbero dovuti opporre ad una sua partecipazione alla lista, e c'era chi completava la futura soluzione delle tensioni con l'assunzione di Scelza della presidenza dell'ESA, che lo avrebbe fatto uscire per incompatibilità dal consiglio comunale. Una soluzione che non vedeva contento nessuno, ma che poteva passare perchè scontentava un po' tutti, e per la quale si erano spesi anche Fabio Mussi ed il "Correntone" della sinistra diessina. Ma i convenuti all'incontro tenutosi alle 17, che attendevano dal segretario diessino Angelo Zini una dichiarazione in tal senso non hanno ascoltato niente di tutto ciò: passi indietro e anche parziali autocritiche di Scelza? Neppure a parlarne. Il messaggio di Zini si è limitato alla disponibilità verso Peria sindaco ed a ripetere che un partito non poteva essere umiliato. Cosa è accaduto allora nei DS? Temiamo sia accaduto quello che andavamo scrivendo da tempo: il "comitato" ha detto no, e si prepara a completare l'operazione "cuculo", che in questi ultimi mesi si è sviluppata nel nido dei diessini portoferraiesi. L'allegra compagnia della Consumella Bassa ha sostituito Fratini con un uovo: la candidatura Scelza, e il vorace pulcino allogeno ha fatto fuori progressivamente i concorrenti, prima tirando dalla sua parte un segretario di zona mobile d'accento e di pensier, poi cacciando e togliendo la cittadinanza del nido alla sinistra diessina, infine, fattosi forte, prendendo a beccate perfino chi la sua candidatura aveva covato, come Zini e Garufo, ultimamente però sempre più preoccupati dal comportamento anomalo dello stranogenito. Ed il nuovo cuculo ora si prepara a spiccare il volo dai rami della Quercia: ha intenzione di volare ed i suoi supporter sfegatati dicono che lo farà senza o con l'aiuto dei DS, unto dal Signore e dai fogli di carta oliata dei supermercati, su cui non sempre cristallinamente qualche centinaio di portoferraiesi è stato convinto ad apporre la firma a favore di una "lista Scelza", con la CGIL (pardon con più della metà del comitato degli iscrtitti alla CGIL) trasformatasi in galoppina di una campagna di sostegno extrapartito di un candidato di partito (e poi l'anomalia sarebbe Aprile?). Saluteranno il primo battere d'ali i Nocentini, i Fratti, i Pardi, i Cioni, i Cortesi, i Rosi e molti altri etc. i Padroni con la P maiuscola di Portoferraio e dell'Elba. La probabile area di destra sostanziale da cui Scelza è convinto di spostare 1000 voti, e che intanto incassa (sono abituati lorsignori ad incassare) uno spostamento dei DS nella sua orbita. Giovanni Frangioni ad esempio ha già detto che si debbono rivedere gli accordi fin qui maturati al tavolo del centrosinistra. Ad esempio "non si deve azzerare il piano del commercio della Giunta Ageno". Perché? Perché l'ex-sindacalista, ora non sappiamo cosa, ci tiene tanto all'intangibilità di uno strumento sequestrato in blocco dalla magistratura? Forse perchè tutto deve cambiare perchè niente cambi, e Fuochi o Ageno o Scelza, centrosinistra o triciclo o centrodestra. DS sugli scudi o in rovina, tutte queste per i soggetti di che trattasi sono variabili indipendenti. Certo non tutto è perduto e perfino questo DS si può salvare oltre che questo centrosinistra, ma occorrerà davvero che le donne e gli uomini di buona volontà di sforzino di capire e poi si facciano sentire.
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