IL CONSIGLIO COMUNALE DI CAPOLIVERI PREMESSO che le ex aree minerarie dell’Elba, per quanto hanno rappresentato e rappresentano nella storia e nella cultura dei paesi minerari, fino dal momento della cessazione dell’attività estrattiva, avvenuta nel 1981, hanno trovato nei comuni minerari di Rio Marina, Capoliveri e Porto Azzurro convinti assertori dell’affidamento delle aree medesime alle loro competenze, per una gestione a fini culturali, scientifici e turistici; che nel Gennaio del 2000 è stato firmato un protocollo di intesa tra tutti i soggetti interessati; che con il protocollo d’intesa firmato nel 2003 tra Agenzia del Demanio, Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, è stato affidato il servizio di guardianìa e manutenzione dei territori minerari al Parco dell’Arcipelago Toscano e da questo ai comuni territorialmente interessati, sembrava concretizzarsi quanto da sempre auspicato dalle popolazioni locali dopo la chiusura delle miniere; che il decreto pubblicato il 3 Febbraio 2004 sulla Gazzetta Ufficiale trasferiva alla CONI S.p.A. la proprietà del compendio minerario, compromettendo di fatto il processo di cessione agli enti locali. RITIENE che il futuro delle aree ex minerarie dell’isola d’Elba debba essere oggetto di un coinvolgimento gestionale dei comuni minerari. L’abbandono, in cui queste sono rimaste per molto tempo, deve essere considerato una ferita inferta al loro territorio che ha provocato un degrado tale da costituire il presupposto per la dichiarazione dello stato di emergenza per la loro sicurezza. Tale opera di messa in sicurezza, così come la valorizzazione di queste aree non può arrestarsi o essere compromessa dal decreto ministeriale n°12605 che ha consentito il passaggio del patrimonio al CONI S.p.A.. CHIEDE pertanto che il Governo si faccia garante del mantenimento degli impegni citati in premessa e di quelli finanziari destinati alla guardianìa e alla manutenzione del compendio minerario, la cui titolarità è stata riconosciuta al PNAT e da questo a sua volta ai comuni di Rio Marina, Capoliveri e Porto Azzurro. CHIEDE inoltre che le aree di interesse mineralogico non siano sottratte alla loro destinazione culturale, scientifica e turistica, ma che siano anzi consegnate ai comuni interessati al fine di una sempre più efficace tutela. CHIEDE altresì nell’interesse di tutti gli elbani che tali aree, dopo anni di immobilismo, siano finalmente restituite alla fruibilità dei cittadini e nei limiti della pianificazione urbanistica, prerogativa delle amministrazioni locali, possono divenire elementi di sviluppo socio-economico delle comunità locali. CHIEDE infine che per le aree che non rientrano nelle suddette previsioni di piano, siano apprestate adeguate tutele nell’ambito delle competenze di tutti i soggetti istituzionali interessati. AUSPICA che quanto sopra richiesto trovi accoglimento e che si dispongano atti adeguati capaci di salvaguardare il diritto della comunità elbana e in particolare di quelle dei comuni minerari, che affondano le loro radici nella storia millenaria delle escavazioni minerarie, a vedere garantite le loro legittime aspirazioni. DISPONE l’invio del presente O.D.G a tutti i soggetti interessati.
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