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Scelza Forse

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : mercoledì, 24 marzo 2004

Forse non tutto e perduto ed un margine c'è per rimettere insieme i cocci del centrosinistra portoferraiese. E' ormai chiaro come il giorno che i DS hanno sbagliato clamorosamente candidatura. Se non fosse così la quercia del capoluogo elbano non si troverebbe nello uno stato di totale isolamento e di paralisi in cui è piombata, paradossalmente, dopo essere riuscita, come diceva Angelo Zini, a costruire un miracoloso equilibrio sulle linee di programma. Più passano i giorni e più le dichiarazioni si fanno essenziali. Con Scelza in campo, impegnato nella consultazione elettorale in qualche veste, l'unità del centrosinistra è impensabile, ma è pure impensabile che i DS vincano le elezioni senza un patto di ferro almeno con il loro elettorato e con la Margherita (due condizioni che anch'esse con Scelza in gioco sono irrealizzabili). Il sogno "colucciano", insomma, si infrangerebbe sui numeri. E l'aver forzato la mano senza fare breccia nei potenziali alleati ha messo la dirigenza diessina nell'alternativa secca tra una marcia indietro clamorosa sul candidato e la certezza di portare le responsabilità della sconfitta del centrosinistra. Nello stesso tempo il "resto del mondo" deve capire che non si può puntare all'umiliaziane di un partito, deve consentire alla Quercia politicamente sconfitta una onorevole via di fuga. Non c'è molto tempo, ma forse un po' di tempo andrebbe trovato ugualmente (magari riprendendo qel dicorso sui programmi penalizzato proprio dallo stucchevole Scelza-Si Scelza-No. Occorre comunque dare ai DS il tempo per fare accettare a Scelza la massima offerta concedibile da chi ha ingozzato i suoi sberleffi. Uno "Scelza Forse" e comunque dopo questo turno.


scelza franco

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