Torna indietro

Controcopertina: In Comunità Montana a parlare di Formazione e Servizi Idrici

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : mercoledì, 01 gennaio 2003

Appuntamento di fine anno in Comunità Montana per ragionare di Formazione, alla presenza dei sindaci del marcianese Logi e Martini e di altri amministratori: il campese Muti ed il capoliverese Della Lucia con il padrone di casa Mauro Febbo affiancato da Pietro Galletti e dal funzionario della Regione Toscana Pietro Tanzini. Ed è proprio Tanzini, in qualità di progettista dell’intervento ad illustrare l’iniziativa di formazione gestita dalla C.M.: un corso formativo di 32 ore di studio applicato ai finanziamenti europei, a cui si spera di veder partecipare funzionari pubblici delle amministrazioni elbane (coinvolte anche nel sostegno finanziario del corso) ma anche amministratori in numero di 20 –25 elementi. Il corso di dividerà in quattro moduli: Sviluppo locale dal punto di vista giuridico ed istituzionale, Aspetti della programmazione, Strumenti di promozione e sostegno dello sviluppo, Sviluppo sostenibile ed ambiente, e sarà svolto attraverso lezioni in aula. Chiaro l’obiettivo, e cioè quello di formare una nuova leva di tecnici e gestori eletti della cosa pubblica elbana sempre più avvertiti, sempre più in grado di cogliere le opportunità di finanziamento offerte dall’Europa, presentando progetti pertinenti e che riscuotano approvazione. Un’azione a costo tutto sommato contenuto (38.000 euro l’impegno totale per il corso) che tende a migliorare un livello di efficienza regionale già buono, se si pensa che l’ultima partita finanziaria ha visto chiudere 93 dei 96 cantieri aperti e se il blocco delle azioni proposte per l’Elba (come ha ricordato Tanzini) è risultato giudicato in terza piazza, sotto il profilo della qualità, tra quelli avanzati dal nostro Paese a Bruxelles. Ma questo tentativo di imparare a ragionare alto in termini di Pubblica Amministrazione anche attraverso interventi formativi non è destinato a rimanere un fatto isolato. Febbo ha infatti annunciato che nella programmazione “corrente” della Provincia di Livorno è previsto un altro intervento a cui sono interessati sia la Cescot che la Comunità Montana dell’Elba e Capraia finalizzato al potenziamento delle professionalità dei dipendenti pubblici. Ma la riunione è servita anche per una rapida informativa sullo stato dei servizi idrici e sulla nuova linea dell’ente comprensoriale, volta soprattutto alla valorizzazione delle risorse idriche interne attraverso un’accurata manutenzione dei vecchi impianti di prelievo e sulla creazione dei nuovi. E sono 9 i punti inediti di captazione idrica che si andranno a realizzare nei prossimi due anni con un occhio di particolare riguardo alla situazione del marcianese, dove sono previsti i primi interventi: realizzazione a Marciana Marina di un nuovo pozzo che si spera sia in grado di fornire almeno 4 litri/secondo e ripristino ai fini pubblici dei depositi della ex-SIE (la fabbrica del pesce ormai chiusa). Il sindaco dell’altra Marciana Luigi Logi ha per suo conto annunciato la creazione di un altro deposito di stoccaggio nell’area mineraria di S.Rocco. “Ma per attenuare le situazioni di sofferenza idrica maggiore – dichiaravano gli amministratori – che riguardano i paesi costieri dell’Elba Sud Occidentale, occorrerebbe reperire i finanziamenti per il completamento dell’anello idrico che attualmente è interrotto nel tratto Marciana – La Zanca, consentendo così l’approvvigionamento delle frazioni marcianesi da due diverse direzioni”. Un collega chiedeva se si stava marciando in direzione dell’abbandono della linea della dissalazione, ed era Febbo a rispondere: “L’utilizzo futuro dei dissalatori non può essere escluso per le situazioni che obbligheranno a questo tipo di soluzione”. Ma è evidente che la C.M. nutre una buona dose di ottimismo sulle possibilità “generative” idriche del territorio insulare.


Marciana veduta

Marciana veduta

mauro febbo comunità montana

mauro febbo comunità montana

conferenza comunità montana 30 dicembre

conferenza comunità montana 30 dicembre