Sviluppare politiche capaci di esaltare la qualità dei territori, senza stravolgerne l’identità, promuovere in maniera adeguata l’offerta dei parchi toscani, diffondere una ‘cultura’ di fruizione delle aree protette e condividere politiche e strategie a livello locale coinvolgendo tutte le parti interessate. Questi, in sintesi, i concetti espressi dagli assessori al turismo Susanna Cenni e all’ambiente Tommaso Franci, durante la presentazione della ricerca dell’Irpet ‘Protezione, fruizione e sviluppo locale: aree protette e turismo in Toscana’ che si è tenuta stamattina in Consiglio Regionale. “Il turismo in generale sta cambiando – ha detto Susanna Cenni - ed occorre che anche noi, nel proporre la nostra offerta, cambiamo l’atteggiamento nei confronti dei visitatori. Il turista adesso è più attento, si informa, sa ciò che vuole. Si devono sviluppare politiche che mettano in risalto la qualità dei nostri territori senza però produrre uno stravolgimento della loro identità, una sorta di processo di standardizzazione ed omologazione”. La promozione delle aree protette toscane, un altro aspetto da curare con attenzione. “E’ importante la presenza dei parchi toscani alle grandi fiere turistiche, come la Bit, ma credo che l’offerta dei nostri parchi debba passare da canali diversi dall’offerta turistica tradizionale. E ritengo anche che vada diffusa nel nostro paese una ‘cultura’ della fruizione dei parchi, come avviene in altri paesi, far percepire la qualità dei territori, il loro valore intrinseco”. Una strategia complessiva, condivisa ed unitaria, questo l’obiettivo da perseguire. “Occorre innanzitutto – ha concluso l’assessore al turismo - una concertazione a livello locale in grado di sfruttare il vantaggio competitivo che abbiamo a disposizione ma allo stesso tempo sia capace di diversificare l’offerta per aumentare ulteriormente la nostra competitività”. Anche Tommaso Franci insiste sulla necessità di arrivare ad una gestione delle aree protette che sia il frutto di una politica condivisa e partecipata. “Occorre condividere ed essere consapevoli delle strategie da mettere in campo per la gestione dei nostri parchi, strategie in grado di rispettare gli equilibri ambientali, sociali ed economici delle realtà locali. E’ importante questa ricerca dell’Irpet perché arriva al termine del III programma regionale sulle aree protette i cui obiettivi sono stati pienamente raggiunti. Il IV programma, che è in fase di redazione, si pone obiettivi importanti: consolidare il sistema regionale delle aree protette, che è già una realtà acquisita, far coesistere conservazione ambientale e paesaggistica ed offerta turistica e promuovere sinergie positive capaci di dare un immagine unitaria ed efficiente”.
tommaso franci
Susanna Cenni