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Controcopertina - alla sinistra elbana: non suicidatevi

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : martedì, 23 marzo 2004

Caro Sergio, ho seguito fino ad oggi tutti gli avvenimenti che si sono susseguiti in codesta isola, anche perchè sono molto affezionato all' Elba. Devo dire che ne avete di fantasia, anche se solo per suicidarvi, perchè è una verità che state andando, molto velocemente, al suicidio politico. Mi spiego: Nella prossima consultazione elettorale, del 12 e 13 Giugno sarà molto importante mettere in campo persone al di sopra di ogni sospetto, anche a costo di andarle a cercare nei seminari e nei conventi di clausura (nota è infatti la verità che i maggiori e migliori esponenti della sinistra italiana di altri tempi abbiano studiato nei palazzi citati prima) A maggior ragione su di un territorio che negli ultimi mesi non ha visto altro che un lavoro senza fine di magistrati e forze dell' ordine, di abusi edilizi e provvedimenti a carico di pubbliche amministrazioni discutibili, e tutto questo a scapito dei cittadini ai quali si va a chiedere il voto. L' accordo su un candidato dovrebbe essere la massima espressione di TUTTE le forze che compongono la coalizione, e dovrebbe essere una persona sulla quale non vi possa essere neanche l' ombra di una multa per divieto di sosta. In secondo luogo, una volta individuato il titolare della candidatura, dovrebbe essere portato a conoscenza di tutti i cittadini, questo per poter avere la certezza di rendere partecipi gli stessi della decisione presa. PRIMARIE? perchè no? Ma così non si è voluto fare, anzi a seguire la storia scritta e le trasmissioni televisive, (questo mi fà venire in mente qualcun altro), sembra che un piccolo manipolo di persone abbiano, contro i pareri di tutti, comprese le forze politiche alle quali in seconda istanza si dovrà comunque chiedere appoggio, proposto un signore sul quale non vi è niente da dire, e che però, è invitato da tutte le sfumature colorate della coalizione del centrosinistra a fare un passo indietro almeno temporaneo finché non si saranno chiuse le indagini non tanto sulla sua persona quanto sulla intera partita portoferraiese in cui opera la sua azienda. Rimane l' accanimento, perchè l' immagine è questa, con cui si è portato avanti la candidatura di questo signore da parte del Direttivo DS di Portoferraio, con la certezza di eliminare qualsiasi disponibilità al dialogo, nel senso che viene detto: "si dialoga e si tratta su tutto tranne sul candidato"" dimenticandosi o facendo finta di dimenticare che proprio sul candidato andrebbe trovata l'unità se si vuole ottenere qualcosa, e questo potrebbe far sorgere molti dubbi e molti sospetti a tutti coloro che sono poi chiamati a dare il proprio voto a quel candidato. Insomma diciamo chiaramente, sono finiti i tempi in cui dall'alto si diceva "votate per Lui" e Lui doveva essere, se si pensa che i cittadini siano ancora lì a pendere dalle labbra di chi intende ancora usufruire di tali sistemi, e non sappiano ragionare con il proprio cervello, ci si prepari a raccogliere figuracce. Però poi quando il risultato non sarà quello sperato, gli autori di tutta questa messa in scena, dovrebbero avere il coraggio di coprirsi il capo di cenere e andarsene, per prima cosa dimettendosi, avendo dimostrato di non saper fare politica nell'interesse dei cittadini, chiedendo scusa a tutti, non solo ai compagni, ma proprio a tutti i cittadini ai quali viene proposto un candidato che di fatto non avrà il consenso degli stessi, e badiamo bene: anche se ce la fà, dovrà raccogliere un numero di voti altissimo, e dovrà avere una maggioranza certa, se vuole essere il sindaco di tutti, altrimenti sarà solo un sindaco eletto per il rotto della cuffia che sarà espressione solo di se stesso e del manipolo che ha contribuito a portarlo alla "Biscotteria", sarà una continua battaglia tutte le volte che vi sarà Consiglio Comunale, non avrà mai la certezza di poter far passare provvedimenti in consiglio ed avrà, proprio da coloro che avrebbero potuto garantirgli i numeri, perchè in Consiglio Comunale contano i numeri, per poter rendere effettivi i provvedimenti. E i numeri potranno garantirgleli solo le forze con le quali non hanno voluto il dialogo. L' arroganza non paga mai.


Portoferraio S.Fine dal mare

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