Il Dott. Aldo Cosentino, Direttore del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio, nominato dal ministro Matteoli commissario del Parco nazionale dell’Arcipelago, ha il pragmatismo del funzionario, il distacco del chirurgo, la neutralità di un ministro degli esteri svizzero. Il suo è un insediamento che appare “coscienzioso”, netta è la consapevolezza di ciò che si deve fare per continuare l’iter amministrativo, interrotto dal decadimento di Barbetti, per l’approvazione del piano del Parco e di sviluppo socio economico, "per avere - come ha dichiarato - regole certe e condivise sul territorio". L’indirizzo politico non lo riguarda, la questione della presunta vendita delle miniere è interpretata secondo le disposizioni previste dalla legge: “le aree che rientrano nei perimetri del Parco dovranno rispondere al suo regolamento, una eventuale cessione delle aree che sono sottoposte alla convenzione con l’Agenzia del Demanio che si trovano al di là dei confini non farebbe venire meno gli accordi presi in precedenza.” Nessun aggettivo di troppo che possa far intendere una presa di posizione in favore di quegli appena tremila anni di storia mediterranea che le miniere rappresentano. Il Dott. Cosentino è consapevole del carattere transitorio del suo incarico: “Il Ministro Matteoli ed il governatore Martini si sono incontrati, è stato un incontro interlocutorio. Ma la parte politica della questione mi sfugge.” Nel pomeriggio del 18 marzo, dopo il faccia a faccia con la stampa locale, si è riunita la Comunità del Parco. Al tavolo si è discusso di “un atto dovuto”, come lo ha definito lo stesso Commissario, cioè l’espressione di un parere sulla determinazione dei bilanci. “Il mandato di Matteoli – prosegue Cosentino – è stato chiaro: massima condivisione sul territorio con tutti gli enti locali.” Chiaro anche il messaggio del Commissario: “Il Parco farà la sua parte, ma non ci si può aspettare che pensi a tutto l’Ente”. Per la gestione del territorio, in particolare rispondendo alle domande sulla manutenzione della sentieristica, Cosentino chiede che sia comuni che la Comunità Montana esercitino le proprie funzioni, per una gestione condivisa del territorio e per eventuali cofinanziamenti. Sul fonte del rinnovo dei contratti ai collaboratori che erano decaduti insieme al Commissario Barbetti, Cosentino ha confermato 5 dei circa 15 precedenti, quelli cioè ritenuti essenziali per il funzionamento dell’Ente. Anche per la nomina del Direttore, colui al quale spetta più “fisicamente” la conduzione del Parco in loco, Cosentino per ora non intende prendere posizione: “Essendoci in atto una trattativa tra Ministero e Regione non adotto provvedimenti di questo tipo: chiediamo perciò al dott. Banfi, (l’attuale facente funzione di Direttore n.d.r.) ancora qualche “sacrificio”, aspettando l’accordo definitivo”.
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