Torna indietro

Controcopertina: Verso il decollo del Parco Minerario

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : martedì, 31 dicembre 2002

Dal 1° Gennaio 2003 la Società del Parco Minerario srl gestirà, per conto di Fintecna Spa, il servizio di tutela dei beni demaniali posti nel compendio minerario elbano. L’appalto prevede la manutenzione ordinaria sul territorio e sugli edifici (riparazione dei tracciati stradali, pulizia dei canali di scolo delle acque, mantenimento dei sentieri tagliafuoco, mantenimento degli sbarramenti e recinzioni, riparazione delle coperture degli edifici compresa la chiusura degli accessi, ecc.), la manutenzione ordinaria degli impianti della miniera del Ginevro (esecuzione di tutte le attività necessarie a garantire la funzionalità e l'utilizzo in sicurezza degli impianti di miniera) e la gestione dei lavori di manutenzione straordinaria, previa predisposizione di apposite perizie tecniche. «Al momento – dichiara il Presidente Lorenzo Marchetti – partiamo con sette dipendenti a tempo pieno, che già lavoravano direttamente o indirettamente per Fintecna, però, se va in porto l’intera operazione, saremo in grado di dare lavoro a sedici – diciotto giovani disoccupati, a cui bisogna aggiungere le guide del Parco e i dipendenti dell’indotto cioè del punto di ristoro della Laveria e l’anfiteatro del Bacino». «L’assegnazione fatta da Fintecna è un ulteriore passo verso il consolidamento del Parco Minerario – dice Marchetti – d’altra parte il Consiglio di Amministrazione è impegnato, da alcuni mesi, per ottenere direttamente dall’Agenzia del Demanio l’intero servizio di custodia. In questo non ci muoviamo da soli, ma di concerto con il Senatore Bosi, gli Assessori Paolo Nanni della Provincia di Livorno e Paolo Benesperi della Regione Toscana, e gli altri Sindaci dei comuni minerari. D’altra parte, anche a giudizio degli enti territoriali, ci sono le condizioni affinché l’Agenzia del Demanio possa rivolgersi alla Parco Minerario applicando il decreto legislativo 157/95. Mi preme precisare – prosegue Marchetti - come la Parco Minerario sia una società a capitale prevalentemente pubblico, partecipata dalla Provincia di Livorno e dai Comuni di Capoliveri, Porto Azzurro e Rio Marina, e che tali Enti provvedono a nominare sei degli undici membri del CdA e due dei tre sindaci revisori». «Abbiamo segnalato alla Direttrice del Demanio che lo stato dovrà sostenere un costo limitato a soli tre-quattro anni, cioè fino a quando non saranno portati a termine gli interventi di restauro e di valorizzazione delle aree minerarie ma, successivamente, dell’intera spesa si farà carico la Parco Minerario. Però, ripeto, solo se saranno date determinate condizioni fra cui, voglio rimarcare, se la Società del Parco potrà commercializzare i minerali da collezione e sviluppare un nuovo itinerario espositivo e turistico nella miniera del Ginevro». «Posso dirmi soddisfatto - continua Lorenzo Marchetti - dei risultati attenuti nel 2002: il nostro museo è stato visitato da più di ventimila persone, nei giorni scorsi abbiamo ottenuto questo importante appalto da Fintecna e la Regione, la Provincia e i Comuni minerari sono impegnati, in prima linea perché l’azione del Parco minerario si sviluppi ulteriormente. D’altra parte ho sempre sostenuto che la nostra società è il luogo d’incontro e di sintesi delle idee e delle azioni degli enti locali, titolari della programmazione economica e territoriale e solo lavorando tutti insieme si può valorizzazione il Compendio minerario elbano».


minerali visita parco minerario

minerali visita parco minerario

Rio Marina Disegno helga

Rio Marina Disegno helga