Torna indietro

3 aprile appuntamento con "Su la testa"

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : domenica, 14 marzo 2004

La scorsa estate elbana si caratterizzò per una serie di abusi: abusi di potere, abusi sessuali, abusi edilizi. Tali vicende portarono l’Elba nel mirino della magistratura, e sulla stampa nazionale. In seguito a questi fatti che sconvolsero l’Elba nacque “su la testa”, una reazione spontanea della cittadinanza che unì trasversalmente molte associazioni, molti cittadini dell’Isola d’Elba. Ne risultarono alcuni incontri dislocati sul territorio elbano, due assemblee molto partecipate alla sala della Provincia e la manifestazione del 25 ottobre 2003 a Portoferraio. La protesta contro il degrado istituzionale era solo un punto di partenza ,perché il vero obiettivo era quello di riappropriarsi del diritto dovere di chiedere una nuova politica e un’altra qualità della vita. Così la manifestazione del 25 ottobre fece emergere la consapevolezza che la parte sana della cittadinanza, fino a quel momento muta, fosse in realtà molto numerosa, ma che si sentisse impotente, disgustata e delusa dalla piega presa dalla nostra isola e da coloro che dovrebbero tutelarla , amministrarla e difenderla . Nonostante il desiderio generale di un proseguimento di“su la testa,” i promotori decisero, dopo la manifestazione del 25 ottobre di sciogliersi, ma la volontà di un proseguimento di quest’esperienza, si è dimostrata più forte: veniamo continuamente fermati per strada da persone che riconoscendoci e avendo partecipato alla manifestazione, ci chiedono di andare avanti su quella strada, in particolare adesso che si avvicinano le elezioni emerge una vera e propria esigenza cittadina di ricevere, dare e scambiare informazione attraverso nuovi canali di partecipazione. È nata così l’idea di riattivare il movimento su la testa per organizzare una nuova assemblea cittadina fissata per sabato 3 aprile 2004 con i seguenti obiettivi: 1)diritto dovere della cittadinanza di esprimere pubblicamente le proprie priorità (esempio ambiente,salute, acqua, casa, scuola,pace ) e chiedere pubblicamente ai futuri amministratori - che si impegnino per iscritto su queste priorità. 2)Diritto dovere dei futuri amministratori di consultare la cittadinanza e riportarla, coinvolgendola al centro delle scelte importanti per la comunità,per evitare di cadere nell’isolamento autoreferente e allo stesso tempo cadere nelle mani dei cosiddetti “poteri forti”. 3) Tessere una rete tra associazioni e cittadini che crede che la politica non nasca e finisca nelle urne, ogni quattro o cinque anni, ma che viva soprattutto di idee ,valori e principi condivisi, da condividere e divulgare,perché prevalga una nuova concezione di partecipazione e di politica.


su la testa comune

su la testa comune