All’Isola d’Elba sta per iniziare la stagione estiva 2004 ma si continua a parlare e scrivere della stagione passata con equilibrata preoccupazione. Vi sono state, in questi ultimi giorni, delle iniziative nella comunicazione che evidenziano gli aspetti negativi del turismo nel 2003. I dati raccolti attraverso ricerche di mercato e presentati spesso con analisi scientifiche fanno capire che le prospettive non sono buone anche se qualche azienda o settore, con interventi specifici, sicuramente riuscirà ad ottenere risultati soddisfacenti. Il trend del turismo elbano che fino al 2001 ha avuto una continua crescita. Nei due anni passati le presenze e l’economia turistica ha seguito un andamento generale tendente ad un leggero ribasso con punte positive solo per determinate categorie o singole aziende. Nei prossimi anni, se non si attivavano interventi mirati alla ripresa e non avvengono avvenimenti particolari che favoriscano la ripresa, si annunciano tempi fortemente problematici con flussi turistici a tendenza sempre più negativa. Il Comune di Campo nell’Elba, consapevole dell’andamento critico del turismo, ha voluto dare il proprio contributo al fine di creare le premesse per una svolta positiva. Venerdì 5 marzo 2004 ha effettuato, nella Sala Convegni dell’Hotel Barcarola a Marina di Campo, la presentazione del libro “Il turismo al di là dei dati ufficiali”, Hanno presieduto il prof. Antonio Galli, Sindaco, e il dr. Enrico Graziani, Assessore all’Urbanistica ed ha presentato il volume il prof. Marco Bottai, Professore di Statistica all’Università di Pisa, con introduzione della sig.ra Denise Pumain, Professore ordinario di Geografia all’Università di Parigi. L’analisi della situazione turistica elbana dal 1991 al 2001 e specificatamente del Comune di Campo nell’Elba con la successiva ricerca e individuazione di iniziative innovative, ha indicato agli operatori turistici le linee con cui si può pervenire ad una seria ripresa in uno sforzo di insieme. I risultati presentati, con l’analisi e le previsioni, sono stati convalidati, nelle linee generali con qualche specificità, non solo dal dr. Umberto Gentini dell’ATP – Arcipelago Toscano, presente alla presentazione, ma anche dall’autorevole articolo de “Il sole – 24 Ore” pubblicato il 7 Marzo 2004 a firma di Beda Romano. Afferma che una “ limitata qualità dei servizi e costi eccessivi” sono “alla base della flessione degli arrivi dalla Germania”. Continua “I tedeschi amano il Belpaese ma privilegiano sempre più altre mete. Queste alcune delle ragioni del calo del turismo tedesco in Italia (35 % in meno) secondo Klaus Laepple, presidente della Drv, l’associazione che raggruppa le agenzie di viaggio e le aziende turistiche in Germania. Un giudizio che suona anche come un monito alla vigilia dell’apertura dell’Itb, la fiera del turismo di Berlino che si terrà dal 12 al 16 Marzo…”. E’ bene sottolineare, ad ogni modo, che tali affermazioni fanno riferimento alla situazione italiana in generale con alcune differenziazioni nelle diverse aree della penisola. Per meglio comprendere i riflessi di queste parole sulla situazione dell’Elba è giusto fare alcuni considerazioni. Innanzitutto è vero che il flusso turistico elbano proviene maggiormente dalla Germania seguita dagli altri Paesi di lingua tedesca. E’ necessario poi tener presente che i servizi sull’isola sono spesso di buon livello anche se ci sono ampie aree di miglioramento. Inoltre da alcuni anni, con l’istituzione del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, si è iniziato la lenta valorizzazione della natura in tutti gli aspetti, da quello ricreativo a quello sportivo, da quello informativo a quello culturale, aprendo, in tal modo, a nuovi e qualificati percorsi di sviluppo. Sin possono continuare a fare giuste riflessioni, considerazioni ed apprezzamenti ma ormai il tempo della riflessione sta scadendo, se non è già scaduto, ed è necessario impegnarsi immediatamente con interventi urgenti non disgiunti da una strategia globale per attuare un nuovo modello di Elba per il turismo. E’ finito il tempo dell’autocommiserazione, della ricerca individuale e delle singole reazioni. E’ nata la globalizzazione e l’Elba è un villaggio globale integrato e interconnesso nel villaggio globale più ampio, costituito dall’insieme partecipativo di tutte le nazioni della terra. Internet con la sua rete mondiale è uno degli strumenti che si possono utilizzare, assieme ad altri egualmente efficienti, per rivitalizzare sempre più l’economia turistica elbana. Sono necessari sicuramente urgenti impegni per risolvere situazioni contingenti legate alla stagione in corso ma bisogna anche prepararsi con azioni correlate e interconnesse fra loro per dare una nuova spinta d’insieme. Questo vale per gli operatori turistici e le associazioni di categoria come pure per gli enti locali e regionali preposti allo sviluppo del turismo. Anche i cittadini elbani devono sentirsi partecipi per dare valore aggiunto a questo momento storico. L’Elba è di tutti e ognuno deve fare la propria parte con il massimo impegno, secondo le proprie capacità e le risorse. Si possono percorrere vie già intraprese da altri in situazioni e momenti storici diversi, ampliandole, integrandole e qualificandole. L’Associazione Costa del Sole, che raggruppa gli albergatori della costa sud ed ovest dell’Elba, opera da anni con buoni risultati economici allungando perfino la stagione turistica fino a sette mesi. Ha realizzato alcune iniziative comuni abbassando i costi della singola gestione alberghiera e migliorando le presenze per numero e qualità. Indubbiamente opera sulla costa in una posizione favorevole che anche altri hanno ma solo da Cavoli a Pomonte si vive questa esperienza profondamente positiva. L’insieme della professionalità e della creatività appartiene certamente agli operatori turistici impegnati sull’Elba come pure ad essi non manca l’intelligenza imprenditoriale e la capacità di saper cogliere le molteplici opportunità che offre il mercato in continua evoluzione.Con la forte competizione in atto nel mercato italiano e in quello straniero, diventata più aspra negli ultimi con la nascita di nuovi Stati a vocazione turistica, è necessario uscire da ogni egoismo e individualismo personale, da ogni protezionismo di gruppo o aziendale, da ogni apatia mentale o pessimismo, da ogni isolazionismo o schematismo convenzionale. E’ basilare, non solo importante, la presa di coscienza dell’attuale situazione piuttosto critica del turismo all’Elba per mettere maggiore impegno partecipativo nelle proprie organizzazioni e associazioni di settore, e quindi pervenire con successo ad una svolta sostanziale dell’economia elbana. Si elaborino strategie comuni per piani di intervento pubblico ed iniziative private, che permettano di iniziare un nuovo ciclo positivo basato sulla qualità e lo sviluppo in armonia con la natura. Alla fine dell’ultima guerra mondiale gli elbani furono capaci di far nascere il turismo e ridare nuova vita all’isola. Gli elbani di oggi devono impegnarsi per la rinascita del turismo, basato su un sistema di qualità, con uno sviluppo ecosostenibile che sappia dare risposte valide alle esigenze più significative dell’uomo.
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