caro Sergio, non vedo Teleelba,non so se per mio merito o per mia mancanza. Quindi mi perdo tutti quei salotti e teatrini, molto riferiti di solito a Portoferraio, ma comunque isolani, in cui ognuno cerca di dire, alla Tremonti-Berlusconi, di come e bravo lui e se tutto va male è colpa degli altri. Ieri mi ha telefonato una mia cara amica (che invece la guarda sempre, incavolandosi spesso), indignata perché a una trasmissione intitolata Zoom, il solito Luperini, nel silenzio (assenso o menefreghismo) degli altri interlocutori, ha detto che a Capoliveri si fanno tante belle cose per il turismo e la promozione turistica dell'isola, ma poi è colpa degli strumenti urbanistici di Campo e di Rio se le cose vanno male all'Elba. La mia cara amica era scandalizzata che nessuno avesse replicato e mi diceva, con insistenza: "Devi chiedere di intervenire, di poter ribattere a queste argomentazioni così peregrine; chiama Teleelba e digli che devi parlare anche te". Ho nicchiato e mi sono schernita, dicendo anche che in campagna elettorale, come ormai siamo, tutti dicono tutto e non ho intenzione di rincorrere nessuno. Abbiamo deciso, come Rio Democtratico, di andare con il nostro passo e correre per correggere Luperini non mi attirava tanto. Anche perchè lui va in bicicletta ed è allenato, mentre io sulla corsa da un pò di tempo stento un tantino. Ci siamo lasciate un pò risentite, ognuna sulle proprie posizioni, scontente di non esserci convinte. Dopo poche ore, son partita. Appena salita sulla nave ho cominciato a leggermi tranquillamente il giornale, l'Unità precisamente e a pagina 6, in centro a destra, ecco il testo di una lettera che la moglie di Prodi ha scritto ad una senatrice forzaitaliota che continuava a menarla con la storia che Romano si tinge i capelli. Al di là delle battute, scrive Flavia Franzoni in Prodi, c'è una ragione più seria. "Penso si debba cominciare a puntualizzare quando non vengono dette cose vere, perchè la verità è importante anche nei particolari. Perchè se si usano a fine politico anche le piccole bugie, come si farà a difendere le grandi verità?" Immediatamente mi è tornata in mente la discussione della mattina e mi son chiesta, caro Sergio, la chiamo o no Teleelba? Catalina Chiamala, io credo che abbia ragione Flavia Franzoni, (a cui va tra l'altro il mio reverente pensiero di anziano non tinto) anzi cara sindaca, nei tuoi panni chiederei proprio un diretto contraddittorio con l'assessore di che trattasi. Sarebbe lo ammetto un po' una carognata perchè quel giovanotto capoliverese, oltre ad un sorriso da testimonial della Pasta del Capitano ed una invidiabile abbronzatura per 12 mesi l'anno, ci pare abbia veramente pochino da sfoggiare. Però come si dice "A la guerre comme a la guerre" e noi della sinistra dobbiamo imparare ad evitare di snobbare gli avversari con la scusa che sono "forforina" (di poco peso in italiano). Ricordati che, così come "Gutta cavat lapidem" (no assessore, non è un purgante), la favata reiterata e non opportunamente contestata, finisce per far breccia, e perfino per passare da incontestabile verità.