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Apprezzabile il lavoro della "pseudo-giornalista" Maestrini

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : venerdì, 12 marzo 2004

Caro pseudo Rossi, avevo ripiegato nella mia agenda: una risposta che dette l’assessore Bertucci ad uno “pseudo allenatore”, il pezzo della “pseudo giornalista” Maestrini e un intervento di un anonimo De Coubertin su camminando.com in merito a polemiche e denunce circa la fatiscenza delle infrastrutture sportive credendo che sarebbero tornati utili quali documentazioni a futura memoria… Perché tutti questi “pseudo”? Perché quando c'è chi indaga o si lamenta a ragione, sembra che la prima cosa da fare sia screditarlo. E’ una tattica forse da “veri politici” che non hanno risposte esaurienti da dare. Sarebbe invece giusto ammettere che quanto denunciato è vero, dimostrato e innegabile e d’auspicio per una proficua reazione. Il lavoro della Maestrini è stato efficace, serio, competente e potrei aggiungere coscienzioso ma non ho altro metro di giudizio se non quello di un volontario sportivo che ha vissuto in palestra per anni e continua a vedere lo scempio che si consuma di giorno in giorno, e non sono specializzato in tecniche giornalistiche per poterle assegnare l’“eccezionale” che mi verrebbe di darle. Mi pare che tutte le testate disponibili a Portoferraio ospitino questo tipo di doverose segnalazioni e spero che il vigore della vostra denuncia non si affievolisca nei prossimi giorni, per quanto mi riguarda la massima solidarietà (anche se non penso ne abbia bisogno) alla brava Maestrini. Alla Maestrini vorrei dire di non farsi abbindolare dalla sua massima (che peraltro penso non sia sua) meglio scrivere che lavorare, il giornalismo d’inchiesta è un lavoro serio e poco praticato. E lei, direttore, non la confonda troppo e la faccia continuare così!


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