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Provenzali, Ambiente e piccole imprese: in Toscana due realtà conciliabili

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : martedì, 09 marzo 2004

“In materia di qualità dell’aria, dell’acqua, dell’ ambiente, ecc… non ci possono essere steccati politici o partitici né, tantomeno, pregiudizi ideologici. La Toscana è sempre stata particolarmente sensibile a questi temi, perché la sua peculiarità è rappresentata proprio dalla felice convivenza fra ricchezze ambientali e paesag- gistiche, patrimonio artistico e architettonico, integrità dei centri abitati e di quelli rurali, tessuto produttivo fatto di imprese piccole e piccolissime”. Questo uno dei principali concetti espressi dal Vicepresidente Leopoldo Provenzali, intervenuto al convegno di Pisa, “Imprese ambiente territorio”, organizzato da Confartigianato. “Quando si parla di ambiente e crescita socio-economica” – ha spiegato Provenzali- “non bisogna pensare che tutelare l’ecosistema significhi ingessarlo, paralizzando qualsiasi iniziativa e qualsiasi prospettiva occupazionale. Al contrario, la tutela ambientale deve diventare occasione di ritorno anche economico: un volano da valorizzare in ogni suo aspetto. Da quello turistico, a quello didattico e culturale, naturalistico, ecc… Pensare a strategie industriali di riconversione ‘ecologica’, della produzione diventa un obbligo. Il cui soddisfacimento porterà benefici all’occupa-zione, al rilancio di interi comparti, nonché alla qualità dell’aria e dell’ambiente, con consistente risparmio di risorse. “La globalizzazione” – ha concluso Provenzali- “se è vero che ha portato problemi di varia natura, ha anche aperto tante opportunità di cooperazione, sviluppo, prevenzione dei disastri naturali, climatici, idrogeologici. In Italia le Regioni hanno assunto poteri sempre più consistenti e congrui in materia ambientale, nel mentre la dimensione internazionale, mondiale, è diventata prevalente, rispetto all’approccio locale alle problematiche ecologiche. Ciascuna piccola impresa può essere un piccolo-grande laboratorio, ormai non più sperimentale, nel quale coesistono le tecnologie più avanzate e quell’etica ecologica che non può che trasformarsi in strumenti per migliorare la qualità della vita dei lavoratori e dei cittadini in genere”.


Leopoldo Provenzali

Leopoldo Provenzali