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Controcopertina - Alessi contesta Fratini: così non lavori per l'unità del centrosinistra

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : venerdì, 05 marzo 2004

La legittima esigenza di esprimere la propria posizione e di polemizzare con chi non la condivide, non giustifica, a mio avviso, il ricorso ad argomenti e interpretazioni che, oggettivamente, introducono nuovi elementi di polemica e che rischiano di aprire altri punti di contrasto e di divisione nel campo del centrosinistra e , in particolare, all’interno dei DS a Portoferraio. Mi riferisco alla lettera di Fratini pubblicata integralmente su Elbareport e parzialmente ripresa su Il Tirreno di giovedì 4 marzo, dove più volte vengo incautamente chiamato in causa e dove si dà una versione non del tutto veritiera dello svolgimento dell’Assemblea del 21 dicembre, sulla quale penso che tutti, per amor dell’unità, dovrebbero stendere un pietoso velo. Perché far credere che chissà quanti compagni del “correntone” abbiano votato a favore del candidato dei cosiddetti “riformisti”, quando uno solo dei presenti l’ha fatto, mi sembra una versione di comodo e palesemente scorretta. Se poi Fratini dice di avere avuto conferma sulla giustezza della scelta compiuta attraverso il parere “di un bel po’ di gente”, non capisco perché si sia opposto alla proposta di primarie aperte, così come prevede lo statuto del partito e che altre sezioni in Toscana hanno con successo sperimentato. Ma la cosa più sconcertante che emerge dall’intervento di Fratini è un’altra, cioè l’assenza di ogni e qualsiasi preoccupazione di tenere insieme tutte le forze del centrosinistra, con la consapevolezza che solo con la più ampia unità si può vincere e battere la destra al potere. Io credo che si può, anzi, si deve dialogare e confrontarci su programmi e uomini, anche con punte polemiche talvolta dure e aspre (ciascuno usa il linguaggio che gli è più congeniale), ma sempre con lo spirito di chi vuole unire e non dividere. Oggi, a Roma come a Portoferraio, non possiamo permetterci il lusso di escludere nessuno, né tanto meno di accusare chi non la pensa come noi di fare il giuoco dell’avversario. Per quanto mi riguarda ho evitato in questi mesi di intervenire pubblicamente sulla stampa e vorrei continuare a farlo. A meno che, come in questo caso, non venga tirato inopinatamente per i capelli. Calma e gesso, dunque, e rispetto per tutte le posizioni, anche quelle che possono apparire le più sgradite. L’importante è lavorare tutti per una soluzione (politica, programmatica, di candidati) che, se non condivisa all’unanimità, abbia almeno il massimo consenso possibile da parte di coloro che, in un modo o nell’altro, dovranno tirare la carretta per mandare a casa questa destra incompetente e sciagurata e dare finalmente a Portoferraio un governo efficiente e dignitoso.


alessi danilo

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