Le foto che mostriamo, a corredo di questo articolo. sono un altra testimonianza del “Blitz Pacifista ed Ecologista di S.Stefano” che è stato condotto dagli attivisti dell’Elba Social Forum subito dopo il natale a Portoferraio ed a Rio Marina. Ma mentre a Portoferraio il teme dominante degli striscioni, di cui è stato guarnito il centro storico era quello della contestazione delle antenne per la telefonia mobile, l’attenzione dei no-global dell’Isola d’Elba nella loro puntata riese era rivolta al tema della pace. Non a caso, come si può vedere nelle immagini ad essere stato preso particolarmente di mira è stato quel residuato bellico, un cannone, con il quale l’Amministrazione Comunale di Rio Marina, guidata dal Sottosegretario alla difesa Senatore Francesco Bosi, ha ritenuto giusto piazzare, con una funzione simbolica ed ornamentale, davanti al mare, su uno spiazzo all’estremità del porto del paese minerario. Una scelta che fu contestatissima nei mesi scorsi, quando a Rio Marina la tensione era molto alta, in particolare in seguito alle perquisizioni notturne (senza nessun apprezzabile risultato) condotte dalle forze dell’ordine nelle case di otto giovani riesi. Una scelta che ancora non è accettata da i pacifisti elbani che hanno polemicamente rappresentato nel loro striscione una Natività, e che hanno così ribadito la loro condanna per aver usato uno strumento di morte come monumento. Uno striscione quindi per non dimenticare le mille e mille guerre dimenticate che stanno insanguinando il paese. Uno striscione allora per far riflettere la gente di un’isola tranquilla, sul fatto che si sta preparando un’altra assurda e devastante guerra “preventiva” in Irak, la cui necessità è dettata da cinici potentati economici e che viene contrabbandata come offensiva contro il terrorismo internazionale. Una guerra che vedrà ancora una volta nel ruolo delle vittime i poveri cristi.
natale presepe rio marina
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