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Lettera a Chiara

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : giovedì, 04 marzo 2004

Caro Direttore, se lo consideri utile ed opportuno, puoi pubblicare la lettera che mia moglie ed io abbiamo dedicato a nostra figlia Chiara che il 4 marzo compie 18 anni. Cordiali saluti. Nunzio Marotti Carissima Chiara, in occasione dei tuoi diciotto anni (un traguardo “mitico”) abbiamo deciso di scriverti. In questi anni, di tanto in tanto, lo abbiamo fatto, per comunicarti qualche riflessione. Diciotto anni, un momento significativo, ricco di simbolismo, attese, aperto alle scelte e alle responsabilità. Ai giovani non capita di pensare molto agli anni che verranno, spesso concentrati sul presente (e non è del tutto un errore), a volte nostalgici del breve passato. Davanti al futuro si è come disorientati. Si parla di incertezza, insicurezza e paura come caratteristiche dell’uomo della società globale. Sul piano internazionale, il terrorismo e le minacce climatiche. In Italia, le difficoltà economiche e la precarietà del lavoro. All’Elba, le preoccupazioni per la crisi del turismo si accompagnano ai condizionamenti dell’insularità. In questa situazione cosa augurare? Di fermarti, di tanto in tanto, per riflettere sulla tua vita; per interrogarti sui punti fermi, quelli solidi, da ricercare continuamente e da tenere stretti. Di riscoprire con stupore ogni giorno la bellezza del quotidiano, aiutata dalla fortuna di vivere in una natura incantevole (e sempre da salvaguardare, anche con il tuo contributo). Di comprendere che le idee valgono veramente se per esse si è disposti a soffrire, a pagare qualcosa in prima persona. Di non smettere di sentire l’appartenenza ad una comunità, che ti ha offerto e ti offre riferimenti culturali, e di dare il tuo contributo ad essa. Di scoprire sempre più te stessa, aiutata dagli altri e, speriamo, da qualche maestro di vita. Di lasciarti affascinare sempre più dal volto dell’Amico, che puoi scorgere anche in ogni uomo, soprattutto in chi è meno considerato dagli altri e fa più fatica a vivere, vicino o lontano che sia. Di sperimentare che la felicità è legata alle piccole cose, al quotidiano, e non alla banalità e alle illusioni. Non smettere mai di sognare (e sperare), guardando in alto e in avanti per garantire un senso ai passi di ogni giorno. Nei momenti difficili, non chiuderti in te stessa: accorgiti degli altri e la vita avrà sempre valore. Richiama le parole della volpe: che l’essenziale è invisibile agli occhi e che sei responsabile per sempre dei legami che crei. E ancora, non piegarti a nessun essere umano ma affronta tutti guardandoli negli occhi: una eventuale sconfitta con dignità vale più di una conquista a prezzo della libertà. Ricorda che il significato delle situazioni non è scontato (“sarà per il bene o sarà per il male?”). Infine, coltiva la virtù della pazienza e capirai che ogni cosa ha il suo tempo. Come si può imparare anche da quella preghiera in cui l’orante presenta a Dio tre richieste: il coraggio e la forza di cambiare le cose che è possibile cambiare; la pazienza di accettare le cose che non si possono cambiare; la sapienza per distinguere le prime dalle seconde. Auguri sinceri e grazie per averci arricchiti in questi diciotto anni (e nove mesi) di vita insieme.


fiori margherite rosa

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