Pubblichiamo solo in questo numero il documento sull'urbanistica licenziato dal "Tavolo del Centrosinistra" inmviatoci purtroppo in forte ritardo rispetto ad altri mezzi di informazione. Chiediamo scusa ai nostri lettori pur non avendo alcuna responsabilità nel disguido che speriamo non abbia a ripetersi in futuro Terminata la fase di individuazione dei principi programmatici comuni, il Tavolo del Centrosinistra di Portoferraio si è riunito per affrontare alcune specifiche questioni che rivestono una fondamentale importanza per il futuro del nostro paese. Il primo argomento affrontato è stato quello delle scelte urbanistiche sul territorio. L'approfondimento è iniziato proprio dai problemi posti dal R.U. vigente, sul quale, è bene ricordarlo, pendono davanti al TAR, fin dal settembre dello scorso anno, ben sei ricorsi presentati dalla Provincia di Livorno, da Legambiente, dal Comitato Cittadini Attivi e da singoli cittadini. In proposito è stato ricordato come sia molto probabile che il TAR decida nei prossimi mesi e che l'accoglimento, anche soltanto di alcuni dei ricorsi, potrebbe determinare l'annullamento dell'intero R.U., con danni gravissimi per i cittadini e per la stessa Amministrazione Comunale, costretta al pagamento delle spese legali e processuali. Di fronte a questa preoccupante situazione il Tavolo del Centrosinistra ha unanimemente individuato come unica soluzione la immediata proposizione di un nuovo regolamento conforme al dettato delle norme regionali e del vigente piano strutturale e la revoca dell'attuale R.U.. Questo delicato passaggio, tuttavia, verrà effettuato con tutti i temperamenti necessari e, mediante una specifica normativa, verranno salvaguardate le legittime richieste di prima casa. Non solo: contestualmente saranno individuate alcune aree da mettere a disposizione delle cooperative di abitazione (piani PEEP) e dell'ex IACP, per dare una risposta positiva a tutti coloro che, in difficoltà abitative, non dispongono di sufficienti risorse. Non vi sarà pertanto il famoso "azzeramento" ventilato dall'attuale amministrazione, nella speranza di scaricare sul Centrosinistra le responsabilità dei propri fallimenti, vi sarà anzi un importante rilancio delle politiche della prima casa. Sono poi state individuate altre questioni ritenute prioritarie da mettere al centro della programmazione urbanistica: 1) La definizione di un nuovo sistema delle infrastrutture che sappiano dare finalmente una precisa risposta agli annosi problemi del territorio (acqua, depurazione dei reflui, rifiuti, trasporti). 2) L'adeguamento delle attività produttive con nuovi servizi e dotazioni qualitative, il tutto nell'ottica dello sviluppo sostenibile. 3) Il riuso del territorio, con sgravi ed incentivi economici a quei cittadini che, dovendo edificare, ristrutturino ed amplino immobili già esistenti anziché costruirne di nuovi. 4) Il recupero e la rivitalizzazione del centro storico di Portoferraio, che oggi versa in preoccupanti situazioni di degrado ed abbandono. 5) La definizione di un piano regolatore elbano, che, con un percorso partecipato e la collaborazione dei cittadini, delle forze economiche e sociali, di tutte le forze politiche consenta una programmazione urbanistica omogenea e coerente sull'intero territorio isolano. 6) La revoca immediata del piano del Commercio che previlegia la grande distribuzione esclusivamente a danno delle piccole attività commerciali. Si riuscirà così a dare precise e significative risposte alle principali necessità ed emergenze del nostro territorio e ad innescare finalmente i meccanismi di uno sviluppo economico di qualità.
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