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Schezzini: Caro Bosi, perchè mi batto per le miniere di Rio

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : lunedì, 01 marzo 2004

Caro Bosi, sono d’accordo con te. Non dobbiamo sollevare polveroni inutili e dannosi che “rischiano di confondere le idee facendo perdere di vista la realtà dei fatti”. E i fatti semplicemente sono questi. Il decreto pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale trasferisce alla CONI spa da subito la gestione del compendio e dal 3 agosto 2004 le proprietà del compendio minerario elbano. Circa 700 ettari di territorio con 170 mila mc di superficie coperta, con una valutazione economica di poco più di 86 milioni di euro. Lo stesso compendio minerario pochi mesi fa era stato “trasferito” al Parco Nazionale, per “restituirlo agli elbani”. Agli elbani, era stato detto allora in pompa magna, e perciò a noi tutti. D’altra parte è condiviso da tutti che il patrimonio geominerario dell’isola non solo è elbano, ma addirittura è parte del patrimonio dell’umanità. Quindi doveroso, da parte del Sindaco del Comune minerario più antico dell’isola, portare questa situazione in Consiglio Comunale, aperto ai contributi di tutti, per sviluppare una discussione vera e condivisa. Tu ritieni per questo che sono sovraeccitata. No, sono fortemente preoccupata e ho dato la mia piena disponibilità ed impegno per impedirne. Cerchi poi di sottovalutare il mio impegno imputandolo ad esigenze di campagna elettorale. Non credo che scrivere al Presidente Ciampi, garante di tutti gli Italiani, sia una manovra propagandistica. Noi ci siamo mossi perché vogliamo salvaguardare quel prezioso patrimonio di storia, di fatica, dedizione, cultura, tradizioni, scienza che è la miniera, anzi la vena del ferro, come i vecchi riesi la nominavano. Vedi, caro Bosi, io a Rio sono nata, ho le mie radici e i miei migliori affetti e qui sono cresciuta politicamente; da secoli la mia famiglia vive qui con dignità non mancando di niente. Il minimo che potevo fare, per me che ritengo l’impegno politico basato su tre parole fondamentali, solidarietà tolleranza condivisione, è fare quello che ho fatto ed anche di più. Come diceva Don Milani la mia terra J CARE, mi interessa e la amo come un figlio e un genitore. E perciò andrò e andremo avanti per impedire questa barbara e nefasta operazione così come mi ha scritto un tuo concittadino, Pacini da Firenze. “Al Sindaco di Rio nell’Elba, a proposito della cessione al CONI delle miniere elbane, desidero esprimere la mia solidarietà al coraggioso Sindaco Schezzini che difende con orgoglio la storia e la cultura dell’Isola. Mi auguro che intorno a lei si crei una solidarietà che non sia solo di tutta la sinistra ma necessariamente trasversale a tutti i partiti perché nessuno, anche se in sintonia politica con questo governo, potrà disconoscere i meriti di chi porta avanti gli interessi di coloro che hanno nelle miniere stesse le proprie radici”.


catalina schezzini rio elba sindaco

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