Tra le deleghe affidate a Bosi dal ministro i rapporti col Coni
Scritto da : Sergio RossiPubblicato in data : venerdì, 27 febbraio 2004
Vogliamo dare una mano anche noi a sollevare un poco di "polverone girotondino" come direbbe il Senatore Bosi, intando domandandoci perchè non abbia colto l'occasione per rispondere al suo consigliere Lucia Fasola che gli faceva notare l'incongruenza tra alcune sue ufficiali dichiarazioni molto rassicuranti e la realtà successivamente riscontrata sulla vicenda. In secondo luogo la contestazione senatorile del termine "svendita" il senatore è perfettamente pertinente: in effetti con il provvedimento non si SVENDONO le aree miniere al CONI, bensì si REGALANO al Coni quelle aree, perchè questo soggetto, carico di "chiodi" ne possa trarre cassa vendendole, con la nostra cultura e la nostra storia. Tertium: si noti che il proclama del Senatore recita in un passo: "Per affrontare le questioni serie ho chiesto un incontro con le rappresentanze del Ministero dell’Economia, del CONI, e del Ministero dell’Ambiente". La cosa non dovrebbe essere molto difficoltosa, anche perchè girellando per il web e andando a consultare la pagina elettronica http://www.difesa.it/sottosegretari/francesco-bosi/attivita_istit.htm si può leggere quanto segue: Il Ministro della Difesa DECRETA Articolo 1 Il Sottosegretario di Stato Senatore Francesco BOSI è delegato: (omissis) per i provvedimenti inerenti alle attività sportive del personale della Difesa e a tenere i rapporti con il CONI; Tenuto cioè conto, che tra le deleghe specifiche attribuitegli dal Ministro, c'è anche quella di tenere rapporti con il CONI, si presuppone che il Sottosegretario al Comitato Olimpico sia di casa o quasi, e non sarà di conseguenza un'impresa giungere ad un incontro chiarificatore. Certo non si può fare a meno di notare la felice coincidenza: la voragine nel bilancio del CONI sarà ripianata con la disponibilità di aree che casualmente ricadono, in parte marginale (come ci ricorda lo stesso Senatore) nel comune di Rio nell'Elba, ed in parte preponderante nel comune di Rio Marina amministrato (come sindaco) da uno degli uomini del governo con il quale il CONI ha più stretti rapporti istituzionali.
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