Di fronte al ritorno di stampa e opposizione consiliare su argomenti già ampiamente dibattuti ma molto delicati e di grande sensibilizzazione popolare, è necessario , per correttezza nei confronti della cittadinanza, ribadire alcuni concetti. E' scientificamente accertato che la esposizione al valore fissato per legge in Italia per le antenne di telefonia mobile non è causa di danno alla salute. Sarebbe d'altra parte incredibile che un Ministero della Sanità e i tanti responsabili sanitari delle Regioni italiane permettessero una situazione che crei un danno penalmente perseguibile. Se il livello di emissioni elettromagnetiche consentito in Italia potesse in linea puramente teorica creare un danno evidenziabile nel futuro, ciò sarebbe stato già documentato in tutto il resto del mondo, dove la quantità di emissioni consentite in media è oltre 7 volte la nostra. Se infatti in dieci anni di controlli effettuati all'estero non si è documentato alcun danno, ciò equivale, fatte le dovute proporzioni, a 70 anni di esposizione in Italia. Tutto questo, se necessario, per rassicurare i cittadini sul fatto che poche innovazioni tecnologiche hanno avuto tanti controlli quanto la telefonia mobile. Da non confondersi con tutto ciò l'ipotetico danno da uso dei telefonini, non ancora ben documentato ma teoricamente, questo si, possibile, in quanto produce una modificazione nel nostro organismo. Certo è che, se non ci sono interrogativi sulla salute, altri interrogativi sono a mio avviso proponibili per le problematiche di impatto ambientale. Sono convinto che la natura, e quella elbana in particolare, sia così bella che tutto ciò che viene aggiunto non può che avere un impatto negativo. Questo concetto riguarda tutto il mondo moderno e va dai tralicci per il trasporto della corrente elettrica alle stesse centrali elettriche, tanto che persino quando si parla di energie alternative su base ecologica anch'esse, vedi eliche per l'energia eolica o specchi per la trasformazione dell'energia solare in calore, producono impatto ambientale. In questa scala di valori, per quanto riguarda l'Isola d'Elba, credo che il peggiore impatto ambientale sia quello dei ponti radio all'ingresso della nostra città e nei Forti medicei. Alla luce di questo, cogliendo anche la sensibilità dimostrata dai cittadini di Portoferraio, questa Amministrazione Comunale vuole porre rimedio a due postazioni che, per quanto riguarda la telefonia, sono di notevole impatto ambientale. La prima è quella ai piedi di Forte Falcone, che la nostra Amministrazione ha già trovato in opera, per la quale è già iniziata la pratica per togliere quella antiestetica cabina dalle fortezze; l'altra è quella del Puntale. Ho dato personalmente disposizioni alla Polizia Municipale affinchè controllasse la totale rispondenza di quanto realizzato rispetto alle autorizzazioni concesse, e comunque credo che per questa situazione sia ancora possibile porre dei rimedi. In ogni caso, la postazione del Puntale, concordata a suo tempo con una conferenza dei servizi alla quale hanno partecipato tutti gli Enti che controllano il territorio, aveva avuto ed ha ancora tutte le autorizzazioni, da quella che riguarda il vincolo idrogeologico a quelle della Provincia e della Soprintendenza. In ultima analisi, a prescindere da ogni contrapposizione fra Amministrazione Comunale e opposizione, credo fermamente che l'ascolto della voce dei cittadini sia un atto dovuto e sotto questo punto di vista, avendo compreso l'impostazione della protesta in corso, garantisco che ci sarà tutto il nostro impegno per porre rimedio ai casi più eclatanti presenti sul nostro territorio.
ageno giovanni sindaco portoferraio piccola