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A Sciambere: Berluscicciolo Piombinese

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : mercoledì, 25 febbraio 2004

Per cause di forza maggiore A Sciambere oggi prende il traghetto e sbarca a Piombino, e più precisamente sulla grande terrazza sul mare di Piazza Bovio teatro dell'asciamberamento di che trattasi. Giova qui ricordare per la comprensione dei più che la maggiore delle tradizioni carnascialesche piombinesi è il conclusivo atto del Martedì Grasso che prevede il rogo di un fantoccio quivi denominato "Cicciolo" che rappresenta un gaudente incline alle libagioni, e perciò rappresentato con tanto di fiasca di vino in mano. E' il momento della massima festa e conteporaneamente della purificazione, con Cicciolo muore e brucia la licenziosità del carnevale a cui succederà la penitenziale quaresima. Un fine conoscitore delle tradizioni popolari potrebbe spiegare che la rappresentazione si inquadra in un complesso di manifestazioni rituali pagane dedicate alla fertilità ed alla rinascita della natura, eventi che punteggiavano il calendario dei nostri avi dal solstizio d'inverno all'equinozio di primavera, che rimangono in abbondanti tracce nelle nostre tradizioni. Trattiamo di riti, si noti, nei quali l'elemento catartico del fuoco è sempre presente, si tratti del "Ceppo" natalizio, dell'abbruciamento della Befana, del rogo del Segalavecchia, o di quello del Re di Carnevale di cui "Cicciolo" ci pare un interessante derivato piombinese. Orbene quest'anno i cultori della tradizione nella siderurgica città, non sono riusciti a confezionare per tempo il fantoccio ad hoc, ma non volendo privare la popolazione e soprattutto i bambini del canonico spettacolo, hanno cercato un surrogato da bruciare, trovando nella vicina Follonica un pupazzo di resulta, usato nel carnevale precedente, da trasformare alla svelta guarnendolo di cappellino e fiasco di vino in "Cicciolo". Il problema era però che il fantoccio aveva tratti somatici singolarmente richiamanti alla memoria quelli del Sig. Presidente del Consiglio dei Ministri Dottor Cavalier Silvio Berlusconi (il Signore ce lo conservi almeno un altro paio di settimane), ed è accaduto che il lifting a cui è stato sottoposto il Berluska (nel senso del pupazzo) non è venuto un gran che bene (mica potevano mandarlo in Svizzera), per cui la residuale somiglianza del Cicciolo al nostro amatissimo Capo del Governo era comunque notevole. Temiamo ora che possano esserci ripercussioni di diversi ordini: in primo luogo l'aver assimilato al molesto ubriacone un'alta carica dello Stato, potrebbe avere strascichi anche legali, vieppiù se si considera la coincidenza tra lo svolgimento della manifestazione ed il testo di una canzone del noto sovversivo labronico Rondelli Bobo (Ottavo Padiglione) che prorio riferendosi al medesimo personaggio recita: "Ora basta .. stai zitto .. chetati .. levati di 'ulo .. sennò ti si dà foho!" (appunto!) Ci attendiamo comunque che dopo l'increscioso fatto, le forze politiche piombinesi prendano posizione, a partire dalla più importante: i DS di centrosinistradestra che con il loro massimo esponente Ufo Garrocco, non potranno sottrarsi all'urgenza di stigmatizzare comportamenti lesivi, infamanti ed ustionanti (sicuramente ispirati dal correntone) di personalità di sicura fede democratica e tanto spiritualmente affini al loro sentire.


Berlusconi maschera berluscaz

Berlusconi maschera berluscaz