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La Giunta Provinciale si mobilita per le Miniere dell’Elba

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : martedì, 24 febbraio 2004

La Giunta Provinciale di Livorno prende decisamente posizione sulla vicenda delle aree minerarie dell’Isola d'Elba, approvando un documento che sarà inviato alla Regione Toscana e al Governo. Lo stesso elaborato della Giunta Provinciale sarà utilizzato in Consiglio in risposta ad una interpellanza presentata dai consiglieri provinciali Pierulivo, Zingoni, Nannnelli, Pezone, Mirenda con oggetto appunto: “Le ex miniere di Rio Marina”. Ecco il testo del documento: LA GIUNTA PROVINCIALE PREMESSO che le ex aree dell’Isola d’Elba, finora appartenenti al Demanio dello Stato, hanno una estensione di circa 708 ha di cui: 470 ettari nel Comune di Rio Marina (66,38%), 210 ettari nel Comune di Capoliveri( 29,66%) e 28 ettari nel Comune di Porto Azzurro (3,95%); che su queste aree insistono vari fabbricati, sia civili che industriali, per una volumetria complessiva di mc 176.824 di cui 77.415 mc ad uso industriale e 99.409 mc ad uso civile; che fin dal loro nascere si calcola come dalle miniere dell'Isola siano stati estratti da 80 a 100 milioni di tonnellate di minerali e che, allo stato attuale, le consistenze stimate dei giacimenti individuati siano tuttora notevoli e comunque superiori a 18 milioni di tonnellate; che i segni più tangibili del valore e della risonanza nazionale ed internazionale del compendio minerario elbano è comprovato dall’inserimento nella World Heritage List of Geological Sites dell’UNESCO, nonché dalla presenza del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano classificato nella International Union Conservation of Nature (IUCN); che la Provincia di Livorno, insieme ai Comuni minerari dell’Elba orientale, alla Fintecna SpA e ad altri soci minori, ha dato vita alla Parco Minerario dell’Isola d’Elba srl con il compito di realizzare un parco minerario e mineralogico, e quindi restituire all'ambiente e all'uso dell'uomo una vasta area ricca di valori naturali, culturali e scientifici; che il parco minerario e mineralogico è ormai una realtà sin dal luglio 2001. Infatti, grazie a importanti interventi finanziari dell’Unione Europea (obiettivo 5/b) e ministeriali (L. 204), sono state realizzate opere che sono state oggetto di visita di oltre quarantacinquemila visitatori hanno potuto usufruire del Palazzo del Burò, già sede della Direzione delle miniere e oggi dimora del Centro di educazione culturale con il museo dei minerali e dell’arte mineraria, l’archivio storico delle miniere e l’aula didattica, la Laveria del Bacino dedicata a Centro servizio per visitatori del parco e hanno visitato i Cantieri minerari di Bacino, Rosseto, Falcacci, Antenna, Filonbasso, Pozzofondi, Zuccoletto, Valle Giove, le Conche di Rio Albano, dove si trovano interessanti aspetti geomineralogici e naturalistici; che il 10 gennaio 2000 è stato sottoscritto a Palazzo Chigi un protocollo d’intesa tra la Presidenza del Consiglio e i Ministeri dell'Ambiente, dei Beni Culturali, delle Finanze, dell'Industria e del Tesoro, della Regione Toscana, della Provincia di Livorno, degli enti locali interessati, del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, della Parco Minerario dell’Isola d’Elba srl e della Fintecna SpA (allora Iritecna SpA e Sofinpar SpA) per la riqualificazione ed il recupero ambientale delle aree ex minerarie; che tale atto prevede, fra l’altro, la realizzazione di interventi di messa in sicurezza, riqualificazione e valorizzazione finanziati dai Ministeri dell'Ambiente, delle Finanze e dell'Industria, nonché l’impegno di fondi derivanti dalla vendita di beni demaniali presenti nell'area interessata, privi di interesse storico-scientifico e ambientale; CONSIDERATO che dal 3 febbraio 2004, con Decreto n°12605, il Ministro dell’Economia ha conferito in proprietà alla Coni Servizi SpA circa il 90% dei beni sopra richiamati, stimati in circa 86,6 milioni/€., lasciando all’Agenzia del Demanio la gestione dei medesimi fino al prossimo 3 agosto 2004 ; che fra gli immobili conferiti vi sono il Palazzo del Burò e i fabbricati del Cantiere Bacino (ora in concessione alla Parco Minerario srl), l’Officina S. Jacopo, vero gioiello di archeologia industriale dove sono conservati i vecchi macchinari di miniera e quasi tutti i cantieri minerari dove sono presenti gallerie e altre testimonianze di archeologia industriale, nonché importanti affioramenti di oligisto, ematite, pirite e magnetite; VALUTATO l’appello del Prof. Giuseppe Tanelli, ordinario di mineralogia presso l’Università di Firenze, fatto proprio dalla comunità scientifica nazionale e internazionale, con il quale in considerazione del valore scientifico del distretto minerario elbano si esprime allarme per un’eventuale alienazione e si chiede che il futuro di tali aree si sviluppi in armonia con i previsti parametri di conservazione e sostenibilità; VISTA la posizione della Regione Toscana che per voce del proprio Presidente esprime preoccupazioni sulle procedure adottate, sui rischi connessi al passaggio della proprietà alla Coni servizi spa e che qualora non vi fossero le necessarie garanzie di rispetto dei patti di quattro anni fa la Regione proporrà di acquistare l’area, la cui sola vocazione è quella di contribuire ad arricchire il valore naturalistico e paesaggistico dell’intera Isola; PREOCCUPATA dell’avvio di azioni che rischiano di compromettere la realizzazione di quel Parco Minerario per il quale,in accordo con la Regione Toscana,i comuni e le popolazioni interessare ,si lavora da anni; SI IMPEGNA AD ATTIVARSI con la Regione Toscana, i Comuni elbani, la Comunità Montana, l’Ente Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, la Società del Parco Minerario dell’Isola d’Elba per conoscere le reali volontà dell’attuale proprietà delle aree ex minerarie e per il rispetto degli impegni finora sottoscritti; A SOSTENERE tutte quelle iniziative tese a salvaguardare e valorizzare un patrimonio di rilevanza internazionale, strumento indispensabile per lo sviluppo socio-economico sostenibile dell’Isola d’Elba.


miniere rio marina spiaggia

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