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Una breve convivenza finita a botte, con lui in manette

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : lunedì, 23 febbraio 2004

L’intervento dei Carabinieri della Compagnia dell’Isola d’Elba ha posto fine ad una sequenza di angherie alle quali era stata sottoposta la trentenne A.M.P di nazionalità statunitense dal convivente e coetaneo L.P. da tempo residente all’Elba da anni. La giovane donna arrivata in Italia a Luglio aveva incontrato il giovane con il quale era immediatamente nata una storia che pareva avviarsi ad essere molto solida, la ragazza tra l’altro si era trovata quasi subito in stato di gravidanza, i due avevano messo su casa in un paese collinare del campese. Ma ben presto l’incanto tra i due si è rotto, a detta della ragazza il convivente avrebbe mostrato i lati più possessivi e violenti del suo carattere, minacciandola spesso impedendole ripetutamente di telefonare alla famiglia, limitandone la libertà ed arrivando anche a picchiarla. Di certo c’è stato un ultimo litigio da cui la giovane al settimo mese di gravidanza è uscita piuttosto malconcia fuggendo da casa e rifugiandosi presso un hotel di Marina di Campo dove ha preso una camera. Poi la ragazza rincuorata dalla signora che gestisce l’albergo, ha trovato la forza per andare a denunciare il comportamento del suo convivente ai Carabinieri e a farsi refertare i traumi che gli erano stati inferti, che i sanitari avrebbero dichiarato guaribili in 10 giorni. Ultimo atto della vicenda il ritorno a casa della donna, scortata dai militari dell’arma, e finalizzato al ritiro dei suoi effetti personali, ma anche in questo caso il convivente ha dimostrato di non essere molto calmo, i Carabinieri giunti anche per interrogare l’uomo e fugare eventuali dubbi sulla affidabilità del racconto della donna, hanno a quel punto tratto in arresto, contestandogli i non lievi reati di lesioni volontarie e maltrattamenti in famiglia.


carabinieri arresto 6

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